Si lascia giocare, al livello di difficoltà più alto offre anche una certa sfida.
E' l'ennesimo sparatutto del filone di Call of Duty, da questo punto di vista ci sono poche sorprese.
Anche quando prova a variare, lo fa copiando cose già viste e riviste (cecchinare da un tetto, difendere il Goliath - una specie di carro armato - e così via).
Ho letto anch'io recensioni entusiaste, ma sinceramente non le capisco. Al momento è uno sparatutto come ce ne sono mille altri, ma senza essere rifinito come i migliori del genere.
La sua arma migliore resta secondo me la storia particolare che racconta, a tratti mi ha ricordato Half Life 2 per via dell'atmosfera da regime che si respira e per far parte dei ribelli che vogliono sovvertirlo. Ma anche qui secondo me non è stato fatto abbastanza. Io avrei osato, spingendo ancora di più sulla parte narrativa e emozionale, e soprattutto curando di più le parti dove si racconta la storia. Felice la scelta di raccontarla senza scene d'intermezzo, ma è insopportabile notare che se ti allontani continui a sentire i dialoghi come se stessi lì. O che ti parlano come se stessi lì.
Insomma, lo trovo davvero acerbo quanto a realizzazione tecnica, pieno di pecche di design che ci voleva poco per correggere.
Comunque non sono neppure a metà gioco (o sì? leggo in giro che è cortissimo), magari la seconda parte migliora. Al momento non sono ancora arrivato a San Francisco. E cazzarola, io l'ho comprato solo per sostituire le bandiere coreane con quelle arcobaleno!