Dopo un’altra ora circa e una quantità immane di morti, posso affermare senza tema di smentite che voi siete pazzi. Non quelli a cui è piaciuto il gioco, eh. Perché il gioco è anche piuttosto bello. Parlo di quelli che mi hanno scritto “Vai tranzillo, che alla fine si fa, non preoccuparti, go go go!”.
Vi voglio bene, eh. Ma siete pazzi.
Ovviamente, io mi metto sempre in discussione, quindi dopo aver affermato quanto sopra vorrei subito smentirmi da solo...
Sono a quota quattro membri della ciurma (applausi!) e nove cazzetti luccicanti (applausi!), e alla fine si fa, è vero. Anche nei passaggi più complicati, non c’è mai scoramento. Riesci a vederlo, il traguardo, e prima o poi l’ostacolo si passa. Ma c’è un “ma”. Sono rimasto amareggiatissimo... da un cazzetto uberdifficile, quello con il terminale appena prima che ti trolla forte e chiaro!
Ho provato e riprovato (da qui le centinaia di morti), ma nulla. E questo picco di difficoltà mi ha fatto percepire una sorta di “tradimento” del gioco, che introduce un task fuori parametro in un contesto di esplorazione e miglioramento. È scorretto, irrispettoso, subdolo. In una parola, stronzo.
Oltretutto, non ci credo che l’avete preso tutti, marrani!
A margine, ho guardato i
Player levels. Mi sembrano tutti votati al genere
Super Meat Boy, ovvero dedicati ai videogiocatori autistici. Ma magari sbaglio, non lo so. Non ho ancora indagato sulle modalità alternative (o su quella a due giocatori). Insomma, non ho capito quanto c’è da giocare per le persone normali
Comunque buon gioco, vedrò di portarlo a termine. Non so se con venti cazzetti, ma con quanti possibile, giurin giurello.