commento di un utente di un altro forum, che lo sta giocando e ci ha scritto una rece:
"Scusate se mi aggiungo solo ora alla discussione. Ma credo che altre spiegazioni siano necessarie. Ho adorato alla follia Demon's Souls e nel giudicare questo nuovo gioco di From Software sono partito da questo presupposto. Dark Souls è un gioco splendido: ci sono momenti - di cui non voglio parlare per non spoilerare l'esperienza - che semplicemente fanno venire la pelle d'oca.
Il mondo aperto è una rivoluzione incredibile in questo genere: la cosa più straordinaria è che, in teoria, non ci sono caricamenti - senza mai morire sarebbe possibile arrivare in fondo al gioco senza interruzioni. E soprattutto il modo in cui sono concatenati i vari ambienti rende l'idea di un mondo "vivo".
Il vero problema, a mio avviso, è che From Software ha voluto alzare un po' il tiro per non deludere i fan del primo gioco. E in questo c'è riuscita perfettamente. Solo che, se hai giocato tanto al primo gioco, ti viene da ripetere lo stesso modo di giocare anche qui, però partendo senza armi e senza sapere dove andare o cosa fare. E se non hai mai giocato a DemonS son veri cazziemazzi.
Ancor più del predecessore, la meccanica è quella del tipo trial & error, fino a quando non si impara a memoria la posizione dei nemici. La fuga in DarkS è utile solo se si conosce la posizione del falò successivo, altrimenti il rischio è quello di trascinarsi dietro un esercito di creature che prima o poi ti faranno la pelle. La bastardaggine sta anche nel fatto che certi oggetti sono meno facili da reperire, anche solo da acquistare. Difatti ci sono creature, tipo gli scheletri, che oltre a non andare giù, non ti rilasciano nemmeno un'anima.
Dicevamo della peste: è un bel problema. Certo, se lo sai prima che nelle fogne a random una bestiazza ti può lanciare la sfiga addosso, prendi le tue precauzioni, ma se ti capita perché stai giocando senza leggere una guida o senza confrontarti con gli altri, è una bella seccatura. Così come alcune trappole, nascoste davvero in maniera invisibile (arrivate nelle fogne e poi ne riparliamo) o certi boss, che sembrano "quasi" innocui, poi con un colpo solo di fanno fuori.
A mio avviso, sconto la pena di avere giocato "al buio" (per circa una settimana, visto che non siamo Edge e il gioco ce l'hanno mandato a ridosso dell'uscita), senza una wiki a cui fare riferimento, senza tutorial online da parte di altri utenti (fino a poco tempo fa, per non rompere il dayone, giocando online arrivavano gli squadroni della morte di From Software a farti fuori).
Credo che l'intento di From Software sia proprio questo, far vivere un'esperienza collettiva: solo collaborando e condividendo le proprie informazioni con gli altri è possibile godersi appieno il gioco. Ho più di 30 ore alle spalle, confrontando con utenti giapponesi che sono arrivati in fondo ho capito di avere superato almeno la metà del gioco (molte aree e molti boss, che non ho sconfitto, me li sono visti ricorrendo al trucco del restart). Ma sono comunque tentato di ricominciarlo su PS3 acquistando una limited edition con tutti i comfort, da cui, secondo me, non si può prescindere.
Non basta avere il disco con il codice per apprezzare Dark Souls, ma bisogna entrare a far parte della sua comunità. E' molto più un'esperienza multiplayer (in differita) di quanto non sembri. L'abilità, da sola, non basta, ecco cosa significa che questo gioco non si può giocare secondo le regole.
A mio parere un gioco a 5 stelle è quello che chiunque può giocare, arrivare alla fine e trovarlo sempre emozionante. Dark Souls le raggiunge se si capisce il gioco e se si sa cosa aspettarsi, altrimenti si taglia via da solo una buona fetta di pubblico."
united united united we stand!