Autore Topic: [PS3][360] Asura's Wrath  (Letto 55771 volte)

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Offline nikazzi

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #360 il: 20 Mar 2012, 13:36 »
mi raccomando se qualcuno piglia la versione UK mi confermi l'itagliano che ce vojo giocà pur'io! ;D
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Offline J VR

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #361 il: 20 Mar 2012, 13:40 »
direttamente dal menu di asura
Ma in che consistono?
mi raccomando se qualcuno piglia la versione UK mi confermi l'itagliano che ce vojo giocà pur'io! ;D
Vai tranquillo. :yes:
In ogni caso consiglio qvinta dimensione come sito per ottenere informazioni riguardo i multilingua.

Offline femto88

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #362 il: 20 Mar 2012, 14:40 »
Ci ho giocato a normal e ho ESSEato tutti i capitoli. 8)
Mi piace la scelta delle valutazioni alla fine di ogni capitolo perchè aggiunge la sfida ad un gioco che altrimenti sarebbe davvero troppo facile, anche se (secondo me) i punteggi assegnati ai singoli attacchi sono mal calibrati: alla fine passavo la maggior parte del tempo a fare salto + cerchiocaricato + cerchiocaricato e triangolo per fare più punti.
E avrebbero dovuto trovare una funzione più comoda per il tasto quadrato che negli scontri ravvicinati non l'ho mai usato (se non nel tutorial): avrei visto bene uno sparo alla devil may cry. :P

In generale i comandi nei combattimenti sono piuttosto legnosi ed esclusi i filmati il gioco dura quanto Journey.
Ma mi sono divertito, mi ha tenuto incollato e me lo sono finito in meno di 24h, ovviamente per grosso merito delle spettacolari assurdità che passano a schermo :)

Per me, positivo.

EDIT: anche accedendo dal menu di gioco ai contenuti scaricabili sullo store mi dice "nessun contenuto trovato" :(
« Ultima modifica: 20 Mar 2012, 15:29 da femto88 »
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Offline nikazzi

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #363 il: 20 Mar 2012, 22:49 »
Vai tranquillo. :yes:
In ogni caso consiglio qvinta dimensione come sito per ottenere informazioni riguardo i multilingua.

Non lo conoscevo! °0°
Son sempre andato su gamepal.it
Grazie dell'hint! Ne farò buon uso!
Tra l'altro conferma il multilingua! :)
Vado subito ad acquistare, tra una settimana mi trovate qui a commentare!  :yes:
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Offline femto88

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #364 il: 23 Mar 2012, 01:01 »
Fra l'altro, un platino abbastanza facile. 8)
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Offline Top Dogg

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #365 il: 28 Mar 2012, 12:08 »
« Ultima modifica: 28 Mar 2012, 12:25 da Top Dogg »
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Offline Wis

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #366 il: 28 Mar 2012, 14:26 »
Almeno costano poco (poi bisogna vedere cosa offrono, ovviamente).
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Offline Top Dogg

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #367 il: 28 Mar 2012, 14:58 »
Anime interattivi se sono come il primo
l'ultimo dlc combattimento contro Ryu di SF
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Offline femto88

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #368 il: 28 Mar 2012, 16:02 »
Volendo acquistarli tutti partono una discreta quantità di monete.
Mi guarderò i video su youtube, poco cambierà dal giocarli. :)
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Offline Simone S.

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #369 il: 28 Mar 2012, 16:45 »
Io aspetto volentieri il divx del gioco

Offline nikazzi

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #370 il: 28 Mar 2012, 21:02 »
Giocati ieri i primi due capitoli. Carino. Vediamo come evolve :)
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Offline Il Gladiatore

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #371 il: 30 Mar 2012, 10:20 »
Allora premessa allarmata: venendo adesso da Ninja Gaiden 3 (tutt’altra qualità, tutt’altro destino per carità…) e temendo anzitempo quello che potrebbe essere il destino di Devil May Cry made in Ninja Theory, bisogna dire che l’action game, sia nella sua accezione nipponica che occidentale, rischia di diventare la prossima categoria videoludica a rischio di estinzione. Ma se nel caso del platform di vecchia concezione si tratta proprio di una sospensione radicale, nel caso dell’action game propriamente detto si assiste a questa impotente dispersione qualitativa a causa della massificazione imperante che ha orrore di difficoltà e profondità ludica.

Nel caso di Asura Wrath il discorso vale fino a un certo punto. Dovendo giudicare con gli strumenti critici opportuni e inquadrata la tipologia di gioco, AW offre assai facilmente il fianco ad un’accusa radicale dei suoi contenuti pragmatici. Trattasi di un Cinematic Action Game che si pone quale particolare incontro tra arte visiva di diversa provenienza (iconografia e linguaggio fumettistico tra le principali) e il dinamismo tipico della serie animata, con le sue suggestioni registiche. La parte ludica è un raccordo tra proiezioni visive ora più invasive e parti interattive a scopo meramente narrativo.

Prima di parlare del suo “essere videogioco”, nella sua accezione positiva e negativa, AW richiede una interpretazione abbastanza libera e generosa della sua potente capacità evocativa. In questo senso, l’opera che fatalmente più gli somiglia è proprio God of War ma per motivi diversi dal semplice accostamento di genere. AW è una versione orientale dello sdegno di Kratos nei confronti del divino, ma dove la mitologia greca assume e incoraggia la deformazione fisica e morale dei propri protagonisti a causa di un’idea di contrapposizione già cosmogonicamente autorizzata, il destino di Asura è tutt’altro che usuale nel suo contesto.

Nella concezione greca il viaggio è visto come viatico di morte poiché foriero della manifestazione del mistero nella storia, una morte che man mano che ci si allontana dalla centralità del mondo diventa sempre più percepibile e letale. Il viaggio nelle religioni dell’India a cui AW fa riferimento, si configura quale necessità di giungere alfine a comprendere la dimensione di ogni atto religioso e prende la forma di pellegrinaggio. Kratos cerca la verità, il viaggio è un mezzo per giungere a un fine alieno alla sua volontà di capire. Per Asura è diverso: il pellegrinaggio è sempre considerato quale interpretazione mistica della ricerca, che si estende anche alla cosmologia e alla fisiologia, si appropria degli elementi e delle tappe del viaggio personale, trasfigurandoli e ricomponendoli in una realtà tutta interiore, un microcosmo che riproduce perfettamente in sé la realtà del macrocosmo. Il pellegrinaggio trasfigura il corpo: il capo viene visto come la volta del cielo, gli occhi come il sole e la luna, la colonna vertebrale è axis mundi, gli arti come i continenti e i fluidi del corpo come fiumi che scorrono. Penetrando in questo mondo, spesso ancor meno conosciuto di quello esterno, il ricercatore dello spirito finirebbe col trovare le vere mete del percorso e da ultimo, la rivelazione della presenza del divino.

In questo senso AW è riuscitissimo, seppure nella riduzione infantile di concetti assai alti. L’akenosi di Asura è ben scandita da quel linguaggio segnico e simbolico che similmente a opere come Okami, riesce a rendere perfettamente l’idea di un mondo astratto e primigenio grazie alla volumetrizzazione del colore e alla grandezza delle figure a video. Artisticamente è un lavoro pregiatissimo, a partire dal character design granitico ed esplosivo fino ad arrivare ai più minuti particolari che, pur non potendo vantare un ingente gravo tecnico sono tuttavia posti in modo opportuno e felice. Sicuramente è uno stile artato a giusta ragione e il risultato vale il prezzo del biglietto. Nel senso…

Se avete in scolpita nella memoria la move list della Dragon Sword di Ninja GAiden, se vi crogiolate nella No Damage Run in God Hand  e così via, giocare ad AW è una specie di trauma. Fondamentalmente le evoluzioni di gioco servono semplicemente ad innescare QTE e sequenza animata. Non mancano alcune finezze da scoprire soprattutto al livello più difficile ma bisogna arrendersi all’evidenza, non è un titolo videoludicamente degno nel senso canonico del termine. Sì, ha diritto all’esistenza per tutto quello che sì è detto sopra ma non è proprio l’evoluzione ludica che ci si aspetterebbe da Capcom. Tuttavia bisogna fare alcune distinzioni: vederlo in filmato non equivale ad esperirlo, nonostante il titolo sia più da guardare che da giocare bisogna avere il joypad in mano per esplodere di rabbia con il protagonista. In questo senso è un titolo molto vissuto e materiale, un’esperienza nuova e diversa. Non è GoW né qualsiasi altro action, non è strutturato così. Non è Heavy Rain, poiché la presenza del giocatore non è solo esecutiva.
E’ qualcosa di nuovo, non perfettamente inquadrato, non impeccabile ma almeno unico con una personalità ben definita. Trovarsi di fronte ad alcune scene apocalittiche e vivere alcuni climax contro alcuni boss significa vivere cose mai vissute o semplicemente embrionali come nel caso di Ninja Blade, il gioco che più somiglia a AW.
Va assolutamente provato.

In definitiva.
Chi lo critica ha ragione.
Chi lo loda ha ragione.
Chi lo distingue ha ragione ma la distinzione spesso cela la trappola dell’unicum. AW rimane un action game e come tale va giudicato.

Ma potrebbe essere una delle cose migliori di quest’anno.

La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline nikazzi

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #372 il: 30 Mar 2012, 13:28 »
Applausi.
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Offline Devil May Cry

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #373 il: 30 Mar 2012, 13:51 »
concordo
meglio il post del gladiatore che il gioco  :yes:

Offline Sol_Badguy

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Re: [PS3][360] Asura's Wrath
« Risposta #374 il: 30 Mar 2012, 15:57 »
Apprezzo e leggo sempre con interesse i tuoi post-recensione, Gladiatore. Nonostante l’ottica estremamente personale, trovi formule logiche in grado di rendere la critica ragionevole nel suo insieme, anche per chi ha opinioni differenti, quando non divergenti, dalle tue.

Nel caso specifico, sono assai d’accordo con questo:

In definitiva.
Chi lo critica ha ragione.
Chi lo loda ha ragione.
Chi lo distingue ha ragione ma la distinzione spesso cela la trappola dell’unicum. AW rimane un action game e come tale va giudicato.

Un po’ meno con questo:

Ma potrebbe essere una delle cose migliori di quest’anno.


L’ho ammesso con nerditudo candidamente consapevole alla fine di questa  recensione, Asura’s Wrath è un gioco inconsueto ma tutt’altro che originale. Con ogni probabilità, una volta addolcito dall’effetto ricordo, diventerà un retro-cult che noi geek ci troveremo in futuro a riesumare nelle discussioni sui titoli weird del passato (“ma ti ricordi quel gioco che era tipo un anime scandito a suon di cut scene, con l’incazzatissimo semido orientale a cui spuntavano le braccia?). Volendo essere amaramente ironici, Asura’s Wrath gioca con il mito e il mito assume potenza e valore attraverso il ricordo, con il passare del tempo.

Sì, con Emalord abbiamo un po’ giocato a fare ‘il poliziotto buono  e il poliziotto cattivo’ ma, nonostante ciò, al di là e del fattore ‘oddity’, a me Asura's Wrath non ha comunicato altro, sinceramente... anzi, è stato uno dei pochissimi videogiochi ad avermi privato della possibilità stessa di applicare gli strumenti critici di analisi videoludica, tanto risulta colpevolmente alieno alle dinamiche più fondamentali dell’intrattenimento elettronico e del piacere che quest’ultimo dovrebbe suscitare.

Un peccato, perché continuo a pensare che sarebbe potuta essere la killer application di Kinect, se si fosse guardato un po’ al futuro, con mente leggermente più aperta e creativa. Urlare, sbracciarsi, scalciare, sudare e farsi venire il fiatone per innescare ciò che il gioco propone su schermo sarebbero stati input coerenti (nonché adeguatamente interattivi e gratificanti) con la prorompente estetica di Asura’s Wrath. L’appagante concretizzazione dello sforzo (eroico). Invece, pensato così com’è, tra QTE e qualche sezione brawl qualunquista, il rapporto dell’utente nei confronti dell’azione su schermo è desolante, come se buttassi un sassolino in acqua per innescare un’esplosione atomica… il razionale inconscio direbbe “non posso essere stato io”… e, in fondo, così è, non sei tu a 'giocare'. Non c’è reale apparentamento tra azione fisica e rappresentazione della rispettiva reazione virtuale, c’è passivizzazione del giocatore e questo solo per via di un approccio obsoleto e miope, considerate le finalità del gioco. In questo senso, l’afflato cross-mediale del prodotto si concretizza nel peggiore dei modi e non fa da salvagente (IMO) il considerare Asura’s Wrath un non-gioco, un anime interattivo o cose del genere.

Se volessi inquadrarlo in quel modo (ciò che faccio, anche, ma più per non offendere la mia elasticità mentale che per sensazioni derivate alla fruizione del prodotto) non lo trovo un’operazione degna di nota. Tecnicamente è modesto, con scorci talmente scarni che un team come SmileBit sarebbe riuscito a far di meglio sul vecchio Xbox. L’estetica è ‘pomposa’ ma anche gonfia di stonature e di dettagli dozzinali. Soprattutto, il design è kitsch nel suo rubare di peso spunti a destra e a manca senza integrarli tra loro in un disegno coerente, attraverso una direzione artistica capace di mostrare almeno una vaga intenzione autorale. Tutto è un copiaincolla in ottica estetizzante, sì, come un madonnaro, come Cox e i suoi designer ispanici quando hanno frullato insieme scopiazzature di Shadow of the Colossus, Berserk, Il Labirinto del Fauno, Dracula di Coppola, Warhammer Fantasy Battle, le illustrazioni di Brian Froud e mille altre robe prese ovunque, chiamando il risultato ‘design di Castlevania Lords of Shadow'. Ecco, siamo a quei livelli, ma senza che vi sia un aspetto tecnico altrettanto curato e con in più dei picchi liminali al trash, involontariamente comici, come l’elmo ferino del Guts di Berserk quando va, appunto, in berserk, che è stato appiccicato sul volto del gigantesco Ghoma vermiforme.

La trama è una continua mortificazione dei pochi spunti interessanti, soffocati da stilemi shounen ancien règime, che farebbero sorridere anche l’attuale teenager che si droga di Naruto, Bleach et similia. L’unico elemento che ho trovato molto piacevole è l’ardita vena gnostica, di stampo quasi nagaiano (à la DevilMan), nella lettura del rapporto tra divinità e uomini. Ma sono accenni, scogli isolati, che si ergono in un oceano in tempesta fatto di cafonate adolescenziali trite e ritrite. La fragilità del tutto si palesa anche dal confronto tra la demo e la prima run,
Spoiler (click to show/hide)

Sono un geek e sempre lo sarò, mi piacciono le cose weird e sempre mi attrarranno, in quest’ottica ho giocato ad Asura’s Wrath, ne sono rimasto deluso, ma sarò pronto nel futuro a ricordarlo come qualcosa di ‘diverso’. In mezzo (temporalmente parlando) c’è però l’oblio verso un prodotto che non mi ha lasciato quasi nulla e che difficilmente definirei sperimentale (a meno di non aggiungere subito dopo un ‘fallimentare’). Da provare? Ma anche no, basta Youtube per quello.     

Scusate per il wall of text, ma era tanto che non postavo qui e avevo voglia di ciarlare :D.
« Ultima modifica: 30 Mar 2012, 16:21 da Sol_Badguy »
I'm having fun...