Chiarisco di buon grado con le immagini ciò che immagino non sia tanto comprensibile a parole per
Wis :
“visioni cyber-misteriche di Keita Amemiya”
Quelle sopra sono due tavole di
Red Mausoleum, un’opera a metà tra il manga e la monografia illustrata, con cui Amemiya rielabora attraverso il proprio stile le divinità e le creature sacre delle mitologie orientali (non ti dico che salti mortali ho fatto per reperirne una copia usata dal Giappone, ma è veramente un’opera preziosa). Comunque, Amemiya è, tra le tante cose, anche il creature designer di
Onimusha 2 e
3, il ché dovrebbe rendere l’idea della sua raffigurazione in chiave mistico-tecnologica dell’immaginario tradizionale nipponico, con particolare riferimento alla tradizione shinto.
“violento simbolismo carnale di Katsuya Terada”
Queste qui sopra invece sono due tavole di
Saiyukiden, una rilettura cupa dello Scimmiotto e del relativo Viaggio in Occidente, prodotta da Katsuya Terada. Qui, l’autore cala le classiche figure mitologiche all’interno di una dimensione governata dal contrasto tra la potente fisicità dei personaggi e richiami (anche grafico-simbolici) all’eterea tradizione buddhista. Di più non dico visto che ne parlerò a breve su
Players .
“barbara epicità à la Kentarou Miura”
È ovviamente riferito alla rappresentazione in chiave cruda e violenta della narrazione grafica epica (nel caso di
Berserk, quella del poema cavalleresco).
Per quello che non è chiaro a
Furu non ce posso fa niente, sorry
!