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la crisi ....

il mio conto in banca è diminuito
il mio conto in banca è cresciuto
il mio conto in banca è rimasto uguale

Autore Topic: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.  (Letto 123107 volte)

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Offline letal32

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #615 il: 22 Gen 2014, 18:52 »
Quell'edificio l'ha pitturato da cima a fondo la dittarella di pitture di mio papà. Ancora oggi mi chiedo come abbia fatto   :o

Comunque sì, era veramente in una posizione scomoda per un albergo abbastanza lussuoso.

Online eugenio

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #616 il: 24 Gen 2014, 09:31 »
Crisi locale già finita?

L’hotel B4 riapre lunedì con una nuova gestione

Citazione
In pratica l’albergo a quattro stelle, [...] rimane chiuso soltanto per cinque giorni. Dopo l’uscita di scena del gruppo Boscolo, che, questa volta, dovrebbe essere definitiva, si è fatta avanti un’altra società del settore, il cui rappresentante legale, ieri mattina, ha già firmato per il nuovo corso dell’hotel [...].

Già ieri mattina erano stati attivati i tradizionali canali di prenotazione on line, attraverso i siti, quasi tutti internazionali, che pubblicizzano sia gli alberghi più grandi che quelli piccoli. I dipendenti della struttura alberghiera della passata gestione sono stati quasi tutti riassunti da quella nuova, ma tra i lavoratori, impegnati o alla reception o per i servizi da fornire alle 135 camere disponibili, si nota già qualche new entry.


Ecco perché scrivevo che il problema non è il turismo.

Online eugenio

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #617 il: 29 Gen 2014, 10:30 »
In quali paesi i giovani vivono a casa con i genitori dopo i trent’anni, in un grafico

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Citazione da: internazionale.it
Uno degli effetti della crisi economica, soprattutto in Europa, è che sempre più ragazzi tra i 24 e i 34 anni sono costretti a rimanere a casa con i genitori. Slovacchia, Bulgaria, Grecia e Italia sono tra i paesi in cui è più diffusa la convivenza con i genitori dopo i 24 anni. In Italia il 46,6 per cento dei giovani tra i 24 e i 34 anni vive in famiglia. In Danimarca solo l’1,8 per cento dei giovani in quella fascia d’età rimane a casa. Questi dati sono influenzati da fattori culturali, oltre che da fattori economici.

[...]

In Italia vive con i genitori l’1,5 per cento in più di giovani rispetto a cinque anni fa. Nel Regno Unito il 2 per cento in più.

Online eugenio

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #618 il: 24 Feb 2014, 10:47 »
Sotto sfratto


Citazione da: Internazionale
Con la crisi economica molti inquilini che prima pagavano regolarmente l’affitto non sono più in grado di farlo. Sono stati definiti "inquilini morosi incolpevoli", e rischiano di essere sfrattati.

[…] nel 2012 […] In media è stato ordinato uno sfratto ogni 375 famiglie residenti in Italia (nel 2011 la media era uno ogni 394 famiglie).

Prato è la provincia con la maggiore incidenza di sfratti rispetto alle famiglie residenti (uno ogni 128), seguita da Lodi, Novara, Pavia, Rimini, Roma, Pistoia, Brescia e Livorno (che nel 2011 era in testa alla classifica con uno sfratto ogni 170 famiglie).


Situazione pessima nella capitale.

Citazione da: Internazionale
Roma è la prima tra le province dei dodici grandi comuni (uno sfratto ogni 224 famiglie). Per l’Unione inquilini il dato reale è peggiore, e nel 2012 ci sarebbe stato uno sfratto ogni 75 famiglie in affitto.


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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #619 il: 06 Mar 2014, 14:43 »
Però io sento parlare di crisi e guardandomi intorno c'è una cosa che non capisco...
Non parlo dei "Seniores", quelli che hanno una certa età e un esperienza tale che magari, giustamente, sotto un certo stipendio o di fare determinate cose non gli garba.
Parlo dei "Juniores", i neolaureato o, ancora peggio, dei ragazzini di 19-20 anni con poca esperienza e nulla che decidono di poter prendere più di quanto gli spetti o non "scenda" a lavorare in determinati reparti di aziende importanti a livello curriculare che con la dovuta crescita gli permetterebbe di spalancarsi le porte.
Io parlo più precisamente del mio settore, non so come sia negli altri, però la TV ci sta rovinando.
In cucina è rarissimo trovare chi ti fa fare 40 ore settimanali, è pura utopia. Il minimo è 60, per tutti. Non è vero che non sono retribuite, molte aziende inseriscono una cifra forfettaria perché non è quantificabile lo straordinario (Straordinario Fofettizzato).
Al fronte di questo, ragazzini di 20-21 anni con poca esperienza, declinano la proposta di fare le colazioni in un albergo che ti potrebbe spalancare le porte e i portoni nel settore, con 1200€ di stipendio per 7 mesi tutto incluso più vitto e alloggio (quindi lo stipendio lo metti via pulito).
E poi sento che la disoccupazione giovanile è in aumento...

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #620 il: 06 Mar 2014, 21:02 »
[]
Al fronte di questo, ragazzini di 20-21 anni con poca esperienza, declinano la proposta di fare le colazioni in un albergo che ti potrebbe spalancare le porte e i portoni nel settore, con 1200€ di stipendio per 7 mesi tutto incluso più vitto e alloggio (quindi lo stipendio lo metti via pulito).
E poi sento che la disoccupazione giovanile è in aumento...
:OOO
Immagino che "fare colazioni" intenda assemblare e servire roba già pronta, non cuocere le brioches...

Non ci posso credere. No, dai.

RESPECT
Tutto è relativo, tranne quello a cui crediamo.
Riflettere Essere Scoprire Praticare Esprimere Convivere Tornare

Offline Madron

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #621 il: 06 Mar 2014, 21:11 »
Però io sento parlare di crisi e guardandomi intorno c'è una cosa che non capisco...
Non parlo dei "Seniores", quelli che hanno una certa età e un esperienza tale che magari, giustamente, sotto un certo stipendio o di fare determinate cose non gli garba.
Parlo dei "Juniores", i neolaureato o, ancora peggio, dei ragazzini di 19-20 anni con poca esperienza e nulla che decidono di poter prendere più di quanto gli spetti o non "scenda" a lavorare in determinati reparti di aziende importanti a livello curriculare che con la dovuta crescita gli permetterebbe di spalancarsi le porte.
Io parlo più precisamente del mio settore, non so come sia negli altri, però la TV ci sta rovinando.
In cucina è rarissimo trovare chi ti fa fare 40 ore settimanali, è pura utopia. Il minimo è 60, per tutti. Non è vero che non sono retribuite, molte aziende inseriscono una cifra forfettaria perché non è quantificabile lo straordinario (Straordinario Fofettizzato).
Al fronte di questo, ragazzini di 20-21 anni con poca esperienza, declinano la proposta di fare le colazioni in un albergo che ti potrebbe spalancare le porte e i portoni nel settore, con 1200€ di stipendio per 7 mesi tutto incluso più vitto e alloggio (quindi lo stipendio lo metti via pulito).
E poi sento che la disoccupazione giovanile è in aumento...
Posso farti una domanda, dove vivi?
Cioè dov'è che ci sono ragazzi che rifiutano 1200 euro al mese per non fare una minchia praticamente, giusto svegliarsi alle 5 per mettere un cornetto del cazzo in un piatto e fare un cappuccino?

Offline MrSpritz

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #622 il: 06 Mar 2014, 21:25 »
Non ci metterei la mano sul fuoco ma mi pare che il settore turistico sia in controtendenza rispetto all'andamento generale. Potrebbero banalmente avere offerte migliori.

Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #623 il: 07 Mar 2014, 00:25 »
Però io sento parlare di crisi e guardandomi intorno c'è una cosa che non capisco...
Non parlo dei "Seniores", quelli che hanno una certa età e un esperienza tale che magari, giustamente, sotto un certo stipendio o di fare determinate cose non gli garba.
Parlo dei "Juniores", i neolaureato o, ancora peggio, dei ragazzini di 19-20 anni con poca esperienza e nulla che decidono di poter prendere più di quanto gli spetti o non "scenda" a lavorare in determinati reparti di aziende importanti a livello curriculare che con la dovuta crescita gli permetterebbe di spalancarsi le porte.
Io parlo più precisamente del mio settore, non so come sia negli altri, però la TV ci sta rovinando.
In cucina è rarissimo trovare chi ti fa fare 40 ore settimanali, è pura utopia. Il minimo è 60, per tutti. Non è vero che non sono retribuite, molte aziende inseriscono una cifra forfettaria perché non è quantificabile lo straordinario (Straordinario Fofettizzato).
Al fronte di questo, ragazzini di 20-21 anni con poca esperienza, declinano la proposta di fare le colazioni in un albergo che ti potrebbe spalancare le porte e i portoni nel settore, con 1200€ di stipendio per 7 mesi tutto incluso più vitto e alloggio (quindi lo stipendio lo metti via pulito).
E poi sento che la disoccupazione giovanile è in aumento...
Posso farti una domanda, dove vivi?
Cioè dov'è che ci sono ragazzi che rifiutano 1200 euro al mese per non fare una minchia praticamente, giusto svegliarsi alle 5 per mettere un cornetto del cazzo in un piatto e fare un cappuccino?
Non è così semplicistico ma piu o meno...

Non ci metterei la mano sul fuoco ma mi pare che il settore turistico sia in controtendenza rispetto all'andamento generale. Potrebbero banalmente avere offerte migliori.
In parte è vero. In parte.
Una volta per entrare a lavorare in un albergo ti provavano facendo la cottura delle uova, ora appena uscito da scuola gia si sentono chef finiti. In parte la colpa è la tv.
Il concetto è sempre quello: fai qualche mese alle colazioni ma in albergo 5 stelle relais & chateaux a 1200 o un posto a cucinare i primi o gli antipasti al ristorante da pina? Anchebse ti da 200 € non ti spalanca nessuna porta... entrare in un posto simile non ti serve nell'immediato ma è come andare in uno stellato: pochi soldi ora ma tra 10 anni vado a dubai e prendo n volte tanto...

Offline Void

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #624 il: 07 Mar 2014, 00:35 »
Vi siete persi questo
In cucina è rarissimo trovare chi ti fa fare 40 ore settimanali, è pura utopia. Il minimo è 60, per tutti.
Suppongo, e attendo conferma :)
Anche perchè in genere chi lavora solo in cucina ha leggermente meno ore. Se lavora solo in cucina.

Che io sappia, o comunque dalle mie parti, in quel settore per almeno 2-3 anni fai lo schiavo, prima di cominciare a guadagnare qualcosa di serio. E comunque lavori tanto.

Io da studente ho avuto la possibilità di scegliere ed ho scelto un lavoro da magazziniere. Molto più pesante ma pagato meglio a ore. Con 50-60 ore a settimana il primo anno ho portato a casa 3 milioni di lire in meno di 4 settimane.
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Offline Void

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #625 il: 07 Mar 2014, 00:37 »
Sono talmente lento che ha già risposto prima. Quindi 1200€ netti solo per le colazioni?
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Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #626 il: 07 Mar 2014, 00:50 »
Diciamo 1200€ per 60 ore settimanali(pausa pranzo compresa).
Poi nello specifico colazioni e mensa a pranzo per lo staff.
È il normale contratto da aiuto cuoco... nei posti dove non trovi il filippino o l'indiano ci sono gli aiuto cuoco a a turno a fare le colazioni (io le facevo a 20 anni...)

Offline Void

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #627 il: 07 Mar 2014, 00:53 »
Ah, ecco, avevo capito bene :)
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Offline Shagrath82

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #628 il: 07 Mar 2014, 17:46 »
Diciamo 1200€ per 60 ore settimanali(pausa pranzo compresa).
Poi nello specifico colazioni e mensa a pranzo per lo staff.
È il normale contratto da aiuto cuoco... nei posti dove non trovi il filippino o l'indiano ci sono gli aiuto cuoco a a turno a fare le colazioni (io le facevo a 20 anni...)

da cosa ho capito la concorrenza è spietata in questo settore. E gli italiani costano troppo
Per il resto non è che psicanalizzi nulla, loro parlano e io li ascolto incantata. Un idiota è come un cadavere in autostrada dopo un incidente, passi vicino, non vuoi guardare ma la tentazione per il morboso prende il sopravvento e ci butti un occhio..
Ruko

armandyno

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Re: Il costo della vita e la crisi. Sono GRAN cazzi.
« Risposta #629 il: 07 Mar 2014, 20:14 »
Riprendendo il discorso di Ryo, anche io sono sempre perplesso rispetto al problema della disoccupazione. Ho lavorato in due ambiti nella mia vita: nella ristorazione e nell'informatica. Sono entrambi ambienti che presentano le loro difficoltà, ma non conoscono mai crisi. Anche in Italia c'è sempre lavoro, si trova anche al sud.