Lungi da me il sostenere che non vi siano eccessi/abusi per quel che riguarda i sindacati... ma mettiamoci pure i lavoratori, per carità.
Però occhio che viviamo un era "strana", quella della crisi, nel corso della quale in nome di non si capisce bene che cosa si stanno andando a toccare dei diritti per i quali si è lottato veramente tanto.
Ed io, che ho la pretesa di ritenermi equilibrato, dubito che sia saggio spostare il baricentro troppo a favore del datore di lavoro ovvero di chi, nei confronti di un dipendente, ha il coltello dalla parte del manico. Specie in tempi di sfanculizzazione dell'articolo 18.
Ripeto, mi guardo bene dal sostenere che si debbano salvaguardare le chiappe dei nullafacenti (e a scanso di equivoci io non ho vissuto il '68
) ma IMHO non è nemmeno pensabile un futuro senza sindacati: le generazioni future non ce lo perdonerebbero - e già la nostra ha più di una ragione per essere incaxxata come una biscia con chi è venuto prima.