Sull'audio mi aggiungo alla lista degli azionisti di amplifone: ascoltandolo con le cuffie, o in condizioni ottimali di audio (silenzio, volume giusto, nessun mal di testa) probabilmente si capisce bene...altrimenti tra i dialetti accentuati (che ci stanno benissimo...anzi!), il sottofondo, l'audio registrato in certo modo...o conosci già il copione, oppure un minimo concentrato ci devi stare.
Arredamenti tecnici a parte, trovo che l'idea sia buona.
In particolare mi è piaciuto molto il tentativo di dare un taglio da sit-com vera e propria...ovvero con le situazioni contestualizzate in un ambiente credibile.
In questo senso suggerirei di puntare sempre più all'aspetto caratterizzante dei personaggi, ad una loro storia in evoluzione, piuttosto che a sketch tirati.
Ovvio, le battute ci vogliono, però cercherei di inserirle per quanto possibile nel contesto della storia. Ci si affeziona di più e più in fretta ai personaggi, cui cercherei di dare una caratterizzazione ancora più spinta sotto certi aspetti (non solo con accenti, ma anche tik, difetti, perversioni...) ed al contempo maggiormente calata nel contesto narrativo (es: il difetto di uno crea un caso "in famiglia" e tutti i personaggi cercano di risolvere assieme il problema).
Per il resto complimenti alla regia del Cego. Sigla, presentazione dei personaggi...tutto ben studiato!!
Persino il contesto molto british dà un tocco di classe.