Avevo qualcosa più di ventanni, ero andato a mare a San Marco di Castellabate, nel Cilento. Il mare qui è tipo l'Adriatico, molto basso e sabbioso, e quel giorno era piuttosto agitato. Ero in mare da solo a "cavalcare le onde" (leggete, fare il cretino a tuffarmici dentro), e non mi accorgevo che pian piano il mare mi stava tirando lontano dalla costa. Ad un certo punto mi accorgo che non tocco più; faccio per nuotare verso riva, e semplicemente non ci riesco. Ora, ho fatto anni di piscina, ero piuttosto confidente nel mio saper nuotare bene, ma semplicemente non riuscivo a fare un metro, il mare mi tirava dentro con una forza incredibile. Ero terrorizzato, inoltre le onde arrivavano a raffica e mi sommergevano in continuazione, tanto che iniziavo ad essere a corto di fiato. Cominciai ad urlare e sbracciarmi verso gli amici che erano a riva, ma non mi sentivano perché c'era troppo rumore.
Ragazzi, giuro che se ho pensato di morire una volta nella vita, questo è stato il momento. E credo di non essere annegato solo perché ad un certo punto un'onda particolarmente forte mi ha lanciato su una secca dove toccavo agevolmente il fondo. A quel punto, mi sono riposato un attimo e poi pian piano mi sono avviato verso la riva.
Da allora, se il mare è appena agitato, mi tengo felicemente lungo la riva con i bambini piccoli.