Non è sicuramente male, ma definirlo sopraffino mi sembra fin troppo generoso...
Ho fatto il secondo mondo ed iniziato il terzo, quello delle rovine.
Secondo me sto gioco puzza di capolavoro, se mantiene le promesse fino alla fine.
1)tecnicamente strepitoso ma il suo merito audiovisivo è un altro: il sense of wonder: la scala delle ambientazioni, le ambientazioni stesse, i colori, tutto trasuda epica spettacolarità. Giuro che diversi livelli li ho rigiocati apposta due o tre volte di fila da quanto mi hanno lasciato a bocca aperta. E questo è un fattore che incide tanto sul coinvolgimento globale. Visivamente fa di tutto per replicare l'impatto che ebbe DKC nel 94. E secondo me ci riesce pur girando sulla console meno potente del lotto. Tra l'altro la cura dei particolari è clamorosa.
2)vive in un mondo tutto suo. E' un gioco vecchio ma in modo orgoglioso. Niente fronzoli, solo azione adrenalinica e grafica spaccamascella. Controlli perfetti, mai un attimo di pausa, discreto numero di trovate. Gameplay molto semplice e lineare ma che, incrediblmente, funziona benissimo e tiene incollati allo schermo meglio di Giucas Casella. Retro ha lavorato di sottrazione fino ad ottenere un platfrom puro che più puro non si può. Un ritorno al primo dei tre DKC, precisione, velocità, adrenalina, chili di segreti bastardissimi da trovare e nient'altro.
3)level design sopraffino si, perchè è perfettamente al servizio del gameplay e nella sua lineare basilarità sfoggia parecchie situazioni goduriose e spettacolari. Bello che per trovare tanti segreti abbiano messo dei piccoli ma semplici "enigmi" ambientali.
Unica pecca il boss design, abbastanza anonimo ma che, secondo me, cita volontariamente i pessimi boss del primo DKC, da abbattere solo a salti sulla capoccia.
Per ora mi sembra un gioco grandioso che trasuda amore da tutti i pixel. Vediamo come procede ma se il buongiorno si vede dal mattino, Retro ha fatto centro un'altra volta.
Com'è che tutto quello che toccano diventa oro?