Ok. Finito. Non me lo infliggerò nuovamente: qualcuno di certo è rimasto deluso che i problemi produttivi abbiano portato al taglio di pezzi interi di gioco. Visto ciò che il gioco vuol essere quando è in possesso delle sue facoltà mentali, io direi meglio così.
Dal punto di vista immaginifico, solo SMT3: Nocturne gli sta alla pari, ma quello è un gioco fatto e finito e anche di più.
La gallery che si sblocca a fine gioco fa capire che Enoch che percorre corridoi fichissimi, secondo il team, dovrebbe bastare a coprire più della metà del concept. Dopodiché allegre stramberie a tenere il tutto insieme.
Purtroppo l'orrenda (orrenda. terrificante.) telecamera in tutte le fasi, sia platform che action, e i nemici troppo coriacei, rendono El Shaddai un'opera che si rovina da sé, e che è al contempo un minestrone di roba vista e rivista (soprattutto in Zelda) e, spesso e volentieri, un compendio di cliché (tratti da Nadia e affini) che fa sempre piacere rivedere.
Qui è dove il game design giapponese va a morire. Peccato.