Signori, cosa mi sono perso fino ad oggi! Qui siamo ai vertici. E’ una doppia cassa continua, ritmo incalzante, poco respiro e via a decimare. Sì, ci si nasconde per riprendere energia ma poco dopo amico tira pure fuori l’erezione più turgida che hai perché c’è da sfasciare crani e lo si fa sull’ottovolante. E’ come un Gears of War costantemente in rodie run con l’aggiunta di una scivolata (idea di gameplay azzeccatissima). E' un gioco di andare sempre avanti. Per come la vedo io potrebbe avere pure lo scorrimento forzato come negli shoot'em up da sala per quanto ti porta ad una corsa continua a rotta di collo.
I momenti memorabili arrivano come se piovesse e le location le trovo ispirate: la diga con le sue enormi ruote, l’inseguimento sul treno (si vede che mi son piaciute quelle ruote dentate?), il parco di Mecatron, Mecatron stesso, la zona proibita… e sono solo all’inizio del quarto atto.
I dialoghi iniziano a prendermi (inizialmente li trovavo carini e nulla più) ci sono stati momenti in cui ho riso forte (il nome regale dato a Mecatron, “almeno non dobbiamo più trattenere il respiro!”, “il dopobarba di Ishi” c’è dell’ignoranza goliardica da vendere qui dentro).
E sopra tutto ciò una giocabilità sufficientemente fresca, che sposta l’attenzione dallo sparare al nemico al coem sfruttare l’ambiente e al come triturarlo nella maniera più proficua quel nemico. Non solo per puro sfoggio di abilità, qui non è una mera questione di sentirsi stylish, lo devi per forza essere almeno in parte per raccattare punti, altrimenti con il solo fucile e con limitate munizioni non si va molto lontano, perlomeno a livello difficile. E così, una sparatoria in prossimità di un burrone è diversa da una in uno spazio aperto. Nella prima devi giocare con le distanze, portarti i nemici sul fianco, sbattacchiarli giù quando possibile, nell’altra devi agire magari più di coperture posizionandoti verso gli elementi utili dello scenario senza rimanere troppo alo scoperto (gli avversari fanno davvero male). E quando non ci sono uccisioni ambientali le possibilità esistono comunque. Il flow è sempre quello del lazo, stivalata e fucilata, ma intervallato da improvvisazione sadica e da scivolate che manco con le pattine
Sulla carta è una piccola variazione ma fa tuta la differenza del mondo e rende questo FPS peculiare.
Ma poi quell’arma con le bolas che esplodono e soprattutto il fucile da cecchino che diventa un gioco nel gioco…. Niente da fare, sono in piena fase di innamoramento. COSA MI SONO PERSO!!!