Si ma c'e' un errore di fondo, che non volevo approfondire perche il tread non e' dedicato a questo.
Qua si parlava di senso di colpa, che e' giusto avere quando il dovere non si sia assolto.
Nessuno ama il lavoro, non deve amarlo, ma la massa deve essere convinta a farlo, non ad amarlo sia chiaro.
Il contadino si faceva il mazzo per campare poi andava in taverna a bere il resto del tempo, ma se diventava un beone da taverna e rimaneva
piu' la che fuori a lavorare veniva giustamente sputato.
Quindi non confondiamo, io odio il lavoro, son convinto che l'elite non debba lavorare, ma le masse si.
Non sono democratico, ne liberale, quindi sono contrario a schiere di gente che si vogliano evolvere ed essere colte benestanti viziate e contente e paritarie;
e' dannoso.
Per concludere: e' il dovere che va imposto, non farlo amare, ma imporlo "perche' si".
Chiaramente chi ama stare in ufficio e' un pazzo da legare, ed e' il prodotto di questo tempo, ma ugualmente pazzo chi dica che ha diritto a divertirsi
E' sottile la differenza.