Autore Topic: [360][PC][PS3] Bioshock 2  (Letto 11660 volte)

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[360][PC][PS3] Bioshock 2
« il: 21 Feb 2010, 14:52 »


Titolo: Bioshock 2
Versione Provata: Xbox 360
Altre versioni: PC, PS3

Quando si confeziona un gioco così ispirato e particolare come Bioshock e hai la fortuna di vendere e venire osannato da tutti, un seguito è il minimo che ci si possa aspettare.
D'altra parte, con un'ambientazione così, basta poco per fare centro di nuovo.

Il fattore-meraviglia ovviamente viene meno, ma 2K non si perde d'animo e ci prova lo stesso.
E allora via alla prima decisione clamorosa: in questo seguito ci caleremo nei panni di un Big Daddy!

Aspetta un minuto... ehi, ma l'avevate già fatto! Che sorpresa è questa?
Beh, un intero gioco nei panni di un Big Daddy piuttosto che una piccola sezione è comunque una novità succosa, che fa variare un po' i ritmi del gioco, rendendoli più meditati e sincopati, grazie alla stazza che impone un'andatura forzatamente più lenta.

Ma ora che siamo Big Daddy dobbiamo mica dire addio a plasmidi e tonici? Neanche per sogno, avranno pensato in 2K. I plasmidi sono un carattere distintivo di Bioshock, non si possono eliminare. Il nostro Big Daddy avrà quindi un arsenale da paura: plasmidi e armi ereditati di peso dal primo episodio, più la devastante trivella con cui mazzulare i poveri splicer indifesi.



Balzellon balzelloni, mi addentro nei livelli, scoprendo all'improvviso quanto mi fosse mancata Rapture, con le sue musiche anni '50, i manifesti pubblicitari, le ombre tremolanti degli splicer sui muri illuminati da mobili in fiamme. Un tocco di classe qui, qualcosa di già visto lì, i primi minuti sono un costante combattimento tra delusione colpa dei deja-vu e esaltazione per alcuni momenti drammatici e molto scenografici.

Poi arriva il primo Big Daddy e mi si gela il sangue nelle vene, memore del primo scontro con uno di loro, in cui sudai le proverbiali sette camicie per uscirne vincitore. Un pizzico di Electric Bolt, una spruzzatina di Winter Blast, la mitraglietta a palla e... bam, il cattivone è a terra in men che non si dica. Proseguo ringalluzzito dal combattimento e non devo aspettare molto per il primo vero scontro con una Big Sister, forse il nemico più anticipato ma anche più rappresentativo di questo secondo capitolo. Le Big Sisters sono agilissime, si muovono senza dare punti di riferimento, alternando attacchi da lontano con affondi veloci e letali.
Ma il combattimento dura poco: con la giusta combinazione di plasmidi e armi pesanti anche la Big Sister si ritrova morta stecchita in men che non si dica.



Purtroppo andando avanti il livello di sfida cala ancora di più fino ad annullarsi, anche settando la difficoltà al massimo. Questo perchè col progredire del gioco il nostro Big Daddy diventerà una macchina da guerra inarrestabile, ma anche perchè sono tante, troppe le risorse di proiettili, eve e medikit sparse per Rapture.

Ma questo non deve essere per forza un difetto, anzi.
L'abbassamento della difficoltà permette al giocatore di godere al meglio delle atmosfere e della trama e trova giustificazione nel nostro essere un massiccio Daddy. Poichè acquisiremo nuovi tonici e plasmidi, l'attenzione resterà viva e il gioco invoglia a sperimentare con tutto quello che si ha a disposizione.

E così Bioshock 2 scorre via piacevole, con una trama che viene raccontata dai soliti diari, e con le meccaniche di gioco che ricalcano pedissequamente quanto già visto qualche anno fa.

Poi succede quel che non t'aspetti.
Il gioco migliora.
Di brutto.
Addirittura sciorina un paio di colpi di scena uno dopo l'altro da far emozionare come un bimbo anche l'ultimo degli scettici.
Cavalcando l'esaltazione si giocano le ultime fasi tutto d'un fiato, fino allo splendido finale, che ci fa restare sognanti e anelanti verso il terzo inevitabile episodio.

Bioshock 2 è questo: 10 ore intense e divertenti, con un finale finalmente degno di essere visto e ricordato.



Ma Bioshock 2 è anche molto di più.
La sezione multiplayer, che sembra messa lì quasi per caso, rischia seriamente di essere il piatto forte dell'offerta.
Il prologo giocabile che permette di costruirsi il proprio splicer da combattimento fa già capire quanta cura sia stata riposta nell'unica vera novità di questo seguito.
L'atmosfera di Rapture resta intatta, gli splicer a disposizione sono folli e carismatici, personalizzabili con maschere inquietanti giusto per spruzzare un po' di sano horror disturbante anche in multi. La velocità di gioco è molto più sostenuta del single player, rendendo gli scontri adrenalinici al punto giusto.
Anche lo sforzo profuso per adattare modalità classiche degli sparatutto è encomiabile: in Bioshock 2 il Capture the Flag diventa Capture the Sister, in cui una squadra difende la sorellinna dagli attacchi dell'altra squadra, che deve rapirla e portarla al condotto di ventilazione. Chi difende ha in squadra anche un Big Daddy, cosa che rende epico ogni rapimento riuscito.

La possibilità di sbloccare nuovi plasmidi e armi con l'avanzamento di grado e un sistema di sfide e obiettivi ben implementato completano un quadro di assoluta eccellenza.
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