@Ferruccio: se un produttore di qualunque opera/servizio produce un'opera e la mette a disposizione del pubblico solo a pagamento, venirme a possesso senza pagare è un furto.
Esistono criteri molto specifici che delineano le modalità con cui è possibile distribuire le varie opere. Sono determinate da leggi, e dalla volontà dei produttori. Se queste regole vengono infrante, allora si parla di furto o di azione illegale in generale. La rivendita nei negozi non rientra in questa categoria.
A volte il fatto che il creatore dell'opera riceva compenso per la vendita dell'opera stessa è irrilevante. Se ha scritto e diretto un film e non ha diritto alle royalties, per dire, anche se compri un suo film non gli stai dando soldi. Son casi paradossali e rarissimi, ma succede pure quello.
E nessuno mette in discussione che esistono delle sfumature complesse nel rapporto dei consumatori con il mercato. A volte consumatori preziosissimi per il mercato rubano, occasionalmente. Ma non per questo "i pirati supportano gli artisti".
Capisco che lo stigma della parola "ladro", che suona come una categoria sociale, possa rendere aspro questo tipo di discorso, ma nel momento in cui pirati un gioco sei un ladro. Forse dovremmo avere nuovi termini per definire la gravità dei diversi tipi di furti (un update del "ladro di polli" ^_^), ma non credo aiuterebbe molto.