Premettendo che quando si legge "persi introiti XY grazie alla pirateria" é ovviamente falsissimo.
E idem la crisi del mercato musicale é dovuta in primis ai CONTENUTI proposti dal mercato musicale e non dagli mp3 (se si proponesse un contenuto che interessa piuttosto che imbrogliare l'utente hypando schifezze sarebbe comprato)...
Non fa piacere leggere alcune ragioni di fatto egoistiche che tentano di dare una giustificazione plausibile alla propria corrotta scorretta e non rispettosa del lavoro altrui.
Mi riferisco ai forum italiani in genere, non a tfp o a questo thread in particolare.
L'acquisire un prodotto che viene solo venduto a sbafo grazie ad un'azione di pirateria informatica comporta:
a) Azione di furto verso chi realizza il prodotto.
Se lo vende e non lo regala c'é un perché (tipo che chi ci ha lavorato é un professionista ovvero non ha altre fonti di reddito).
Va da sé che "se facessero tutti così" non verrebbe più prodotto nulla
b) Azione scorretta anche verso chi acquista il prodotto, visto che si ritrova a dover sostenere l'intero costo del mercato.
Riguardo "se facessero tutti così" e il fatto che non succeda c'é purtroppo soprattutto in Italia questa filosofia secondo cui l'individuo cerca di essere sempre più furbo degli altri, con il risultato che: non é possibile
, ad esempio chi pirata non è "più furbo i più capace", é solo più disonesto.
Questo comporta che la società italiana nel complesso risulti cogliona, funziona commercialmente molto meglio la filosofia americana dell'essere tutti uniti per far crescere il mercato piuttosto che questa lotta tra supposti furbetti (in realtà appunto coglioni) che portano a sfacelo economico generale e fuggi fuggi di compagnie legate a mercati più sani.
Molto semplicemente: io scarico io scarico io scarico, e il negozio chiude. O tiene 80 eu di prezzo per il solo povero "coglione" (onesto) che non scarica. A questo punto scarica pure lui o manda aff. e il negozio ancora chiude. Da cui il primo "furbo" resta anche senza negozio, E se il mercato fosse basato solo sull'Itaglia il mercato stesso chiuderebbe (e non si vada poi a millantare mancate o pessime localizzazioni eh.. esempio concreto).
Intanto concordo con Darrosquall e qui dentro c'é tanta gente con coda di paglia almeno riguardo DS e Wii a quanto ricordo
Ma è anche vero che c'è gente che usa la pirateria DS/WII alla stregua di demo giocabili (che su queste piattaforme latitano): Si prova il gioco, e se merita si compra.
Io a volte ho fatto così e credo sia un utilizzo lecito e giusto.
No é solo un tentativo di giustificazione addossando la colpa al produttore:
- Molti partono con questa tara mentale ma poi di fatto non comprano anche se utilizzano il gioco.
- Le demo non ci sono, quindi? Se non ci sono non ci devono essere se non sono state considerate da chi ha realizzato il prodotto che si desidera comprare (rapporto acquirente-sviluppatore).
- Su Ds le demo ci sono
- Le demo (noterai su 360) sono spesso fuorvianti o controproducenti per cui proprio nella pratica il discorso non regge.
- Ci sono molti altri modi per valutare se un videogioco interesserà o no.
Riassumendo:
Le demo non servono a granché, l'esperienza spesso differisce dal prodotto finale (anche se a stadio finito dello sviluppo essendo il "respiro" diverso, ricordo ad esempio quel titolo bioware semicinese su Xbox, Jade Empire, del tutto pessimo in demo).
Chi pensa in questo modo per giustificarsi poi non prende il gioco originale nel 90% dei casi "avendolo già".
Assomiglia tristemente a un "mi guardo un film in divx, ma é solo una demo, poi se mi piace compro il biglietto del cinema".
portoghesi che si sono imboscati senza pagare il biglietto.
Cosa avrebbe guadagnato l'artista con il portoghese fuori? Nulla.
E se al portoghese piace quello che fai e si compra il cd? Qualcosa.
L'artista si incazza uguale, meno, di più?
Non tutti i portoghesi a cui piace quello che ai compreranno il cd, vero, ma qualcuno sì. E quasi tutti i portoghesi sarebbero rimasti fuori eh, non avrebbero comprato il biglietto. E se fai materiale di qualità la parola passa, e la parola che passa porta a vendite.
E' una società profondamente diversa da quella di 60 anni fa (inizio del consumismo?). La gente non compra più a scatola chiusa. Motivi? Hanno comprato per anni dischi con 2 canzoni belle e 9 merde messe lì a riempirlo. Ma non per caso, proprio perchè la terza canzone bella, se c'era, andava sfruttata per un nuovo cd. Hanno comprato film che mostravano trailer meravigliosi e che non avevano nulla a che vedere con il prodotto finito. Hanno comprato videogiochi pieni di bug, incompleti, rifiniti col culo. Hanno comprato per Wii e Psx roba che i programmatori non fanno vedere ai familiari. La gente non compra a scatola chiusa perchè non si fida, e non si fida perchè è rimasta scottata.
Non è un caso che, a fronte della morte della vendita dei cd, c'è un mercato del download musicale che invece è vivo e vegeto. Se sai quello che compri, tutto sommato ogni tanto compri. Si vende nel complesso meno di prima? E grazie, prima si comprava solo il disco, oggi un utente medio può acquistare cd/dvd/blue-ray/videogiochi/e super ecc. I soldi a disposizione per le spese inutili sono aumentati, ma non sono infiniti.
Detto questo mi pare che un ipod pieno di musica che non compreresti/ascolteresti faccia più bene all'industria che non un cd di Povia, che ti spinge a comprare rovi commestibili. E scoprire un bel film che non avresti visto al cinema fa bene alle vendite dei dvd. Le sale muoiono? Pazienza, si scaricheraano film in hd. Un pò te la sei cercata con i pop corn a 9 € no?
Che poi ci sta che l'artista si incazzi. O meglio, ci sta che dica di incazzarsi, ma i tempi vanno cavalcati, non rimpianti.
Ci sono ottime considerazioni vito (riguardo ad esempio i contenuti dei cd musicali) ma che infatti si risolvono potendo ora comprare il singolo brano, non scaricando a macca l'intero cd.
E per il portoghese non sarà mai visto di buon occhio da chi realizza il concerto (che é il musicista alla fine della catena non crediate al giochino del manager cattivo e dell'"artista" buono) e il portoghese stesso non é nella posizione di poter giustificare in alcun modo la propria posizione se non nell'interesse personale di non voler spendere per i soldi del biglietto.
Sono appunto buone considerazioni ma hanno poco a che fare con il mercato dell'intrattenimento, la soluzione non é appunto "piratare" é discernere con criterio.
Ed é chi realizza il prodotto a decidere se ha bisogno di promozione e quindi mettere gratis o a basso prezzo parte del proprio lavoro, non il fruitore.
Attenzione che così facendo si uccide il professionismo con risultati catastrofici riguardo idee e qualità.
Ovvero
il primo film di gunny l'avete avuto gratis, bravi e lui doveva "dimostrare" di saper fare.
Il secondo però lo pagate o non crediate che il realizzatore ne sarà tanto contento (non può vivere per sempre senza rientrare del proprio lavoro) visto che cmnq lo vedete a macca.
Chi pirata continua a piratare e NON comprerà i prodotti originali nella maggior parte dei casi per ovvi motivi psicologici per cui non é una giustificazione plausibile nei fatti.
Ed esce in qualche altro post e altrove il discorso ritrito
"non posso comprarmi tutto con la mia paghetta xyz quindi pirato", che sta assieme a "non posso comprarmi la ferrari quindi la rubo" ed é ovviamente una non-giustificazione disonesta risibile purtroppo in un'Italia ancora immatura eticamente.
Figliolo se non puoi comprarti tutto non compri tutto, che sarà mai, NON é TUO DIRITTO giocare qualsiasi videogioco hypato da microsoft, fai delle scelte che pure la tua mente ne gioverà
Con i paragoni legati al passato non si arriva da nessuna parte. Il punto è che l'infinita riproducibilità a costo zero delle opere d'ingegno ne ha alterato il valore. Non si possono avere gratis senza che collassi il mercato, questo mi sembra palese, ma il divario tra quello che chiedono gli artisti (o gli intermediari) e il valore percepito dagli utenti è troppo alto. Sta crescendo una generazione di giovani utenti abituata ad avere musica e film gratis, non puoi certo sperare di ottenere i loro soldi con film scaricati con DRM a 15 euro e album a 10. Soprattutto in ambito PC, dove il mercato fisico è quasi morto e le vendite precipitano, i publisher dovrebbero dimostrare più coraggio, visto che, ormai, non hanno molto da perdere.
Ecco questo é invece un discorso sensato.
Se il prezzo di un prodotto (chessò videogiochi a 69 euro) non é legato all'immagine che si ha del prodotto stesso si può agire di fatto per far sì che il prezzo si abbassi.
Che NON significa piratare (che é dannoso: il furbo pirata e il coglione paga 69, il prezzo del prodotto non si abbassa anzi al limite si alza per mungere il coglione il più possibile).
Bensì comprarlo solo dove/quando costa meno.
Io ad esempio compro videogiochi nuovi MAI sopra i 30-35 eu.
E a proposito oggi primo Aprile su play.com...