Portal 2 oltre a farti giocare il 99% del tempo
Ma proprio no, il 99% del tempo non giochi manco a Street Fighter. Questo gioco è pieno zeppo di punti morti.
Se è per questo anche nei giochi di guida hai bisogno di fermarti per usare i menu, ma non vedo proprio cosa ci azzecchi il paragone. Street Fighter è un gioco basato su tempismo, coordinazione, tecnicismo, ripetizione all'infinito di stessi input. Portal 2 racconta anche una storia, e lo fa lasciandoti giocare. Non ha bisogno di filmati, e volendo puoi anche non ascoltare/leggere i dialoghi, che quello che deve raccontarti lo fa con gli spazi. Non voglio dilungarmi perché dovrei infarcire il tutto di tastini spoiler, ma un gioco che ti racconta di cambiamenti temporali tramite l'architettura delle sue costruzioni e in cui nessuno deve spiegarti niente per risolvere situazioni anche molto intricate non è roba di tutti i giorni. Secondo me l'evoluzione del videogioco passa da qui: non ho mai giocato qualcosa che concili così bene interattività e narrazione senza darti l'impressione che siano due dimensioni separate.
E mi permetto di aggiungere che dovremmo anche finirla di parlare di questa fantomatica purezza del gameplay quando lo capiscono anche i più integralisti che l'atmosfera e il coinvolgimento non puoi raggiungerli solo con complicate sequenze di input, nei videogiochi. E Street Fighter, per quanto collaudato e rifinito possa essere, è il risultato della riproposizione dello stesso concept da venti anni, e non solo perché è un picchiaduro e deve rispettarne le regole...
Io mi diverto molto a mandare a memoria belle combo e rimango sbalordito dalla profondità del sistema di combattimento, ma se il videogioco fosse solo questo non avremmo nemmeno bisogno di console di nuova generazione, per concept di questo livello (questo fantomatico sacro graal della giocabilità) uno smartphone qualsiasi basterebbe. Nel 2011 non si può più sentire che storie=cacca e gameplay=wow, ci sono troppi esempi che rompono questo schemino facile facile a sole due variabili.