Minchia che ho scatenato
Io con Portal 2 mi ci sono immedesimato, lo faccio in tutti i giochi e persino nei film. Mi fermavo ad ascoltare tutti i discorsi di Wheatley, tipo quando
all'inizio del livello finale "The part where he kills you" , dopo essere sfuggito alla sua trappola e ti implora di tornare indietro...beh, io l'ho fatto e Weathley ha iniziato a promettermi che saltando avrei incontrato i miei genitori, un sacco di ragazzi fighi, persino una boyband, salvo poi non farcela più e iniziare a implorarmi di saltare nel vuoto così tanto per
e mi sono emozionato quando è partita Cara Mia,però non sono lo stesso tanto daccordo con questo (o almeno in parte):
Un Portal 2 composto solo da stanze con enigmi di difficoltà crescente (ma preferibilmente variabile tra il difficile e il quasi impossibile, immagino) sarebbe stato un'esperienza milioni di volte meno affascinante, coinvolgente, commovente e divertente.
Secondo me ad un certo punto si sono accorti anche in Valve che un Portal allungato semplicemente non avrebbe funzionato, tant'è che ad esempio Gabe Newell avrebbe preferito un P2 senza portali e con una meccanica totalmente nuova.
Se da una parte penso che la struttura di Portal non funzioni sul lungo periodo, paradossalmente è la parte narrativa quella che mi stava facendo pesare di più P2. Il gioco mi stuzzicava ma richiedeva di avanzare per portare avanti la trama, cosicchè percepivo ogni stanza non un ostacolo ma un rallentamento verso l'avanzare della narrazione, complice soprattutto il fatto che le stanze solleticano poco l'ingegno visto che una volta assimilate le meccaniche si passa direttamente al prossimo dispositivo/fluido. Sempre imho, la struttura narrativa di Portal funzionava meglio perchè mi dava la possibilità di filare come un razzo nel superamento delle prove, su cui il gameplay puntava decisamente di più, dandomi però anche la possibiltà di fermarmi quando volevo per cercare indizi che portassero avanti la trama.