Ci metto la firma che se torniamo qui tra qualche anno queste limitazioni, come tante altre di cui si è parlato nel corso degli anni, verranno eliminate.
“Le dimensioni dello schermo dell’iPhone sono state studiate attentamente per favorire la migliore esperienza d’uso e non le aumenteranno” (iKenny, after Steve Jobs)
“10 pollici è la misura minima per garantire l’usabilità delle app su un tablet” (Steve Jobs)
“Stylus? Who wants a stylus?” (Steve Jobs)
Ovviamente menziono tutto ciò ironicamente; solo uno stupido (o uno che ha completamente ragione e lo sa) non cambia mai idea.
Quello che ha veramente stufato è il clamoroso, inutile ritardo di Apple nell’integrare funzioni che gli altri hanno e che vanno solo a favore dell’utente, spacciandole poi per innovazioni.
Sono ANNI che l’iPad viene spacciato come un dispositivo post-PC world.
Chissà, forse lo è per gli USA, dove l’abbandono totale dei cavi, il flusso di lavoro completamente virtuale e altri aspetti che possano rendere un iPad un prodotto completo che non necessita di integrazione potrebbero pure essere realtà (per alcuni).
Mi chiedo se verrà il momento dei passi indietro, se torneremo ad ammettere che le cuffie wired non sono cancerogene, che il libero accesso di tutte le app alle memorie interne ed esterne non preclude la vita eterna dopo la morte, e che lasciare libertà d’uso del tuo dispositivo ad un tizio che ti ha mollato qualche centinaio di verdoni per comprarlo è in fondo un diritto del consumatore.
E scrivo tutto ciò da un iPad. Senza tastiera Bluetooth. Mettendoci molto di più che se usassi un PC.
Ho sempre detto che l’iPad mi piace, ma effettivamente, ogni volta che voglio usarlo per qualcosina di leggermente più complesso del normale, mi ci vuole parecchio tempo per capire come fare.
Lo ricomprerei? Ma se lo faccio dal 2011