Titolo: Batman: Arkham Asylum
Versione Provata: Xbox 360
Altre versioni: PC, PS3
Online: solo classifiche

Il nuovo Batman targato Rocksteady è giunto nei negozi col vento dell'hype in poppa ed è stato accolto come un messia dalla critica, che non poteva credere ai propri polpastrelli.
Ad ogni commento positivo che si aggiungeva al coro degli entusiasti, la curiosità di provarlo saliva di una tacca, così come il dubbio che fossero esagerate le voci che gridavano al miracolo, al più bel bat-gioco di tutti i tempi, al gioco dell'anno.
Una volta messe le mani su una copia ultrascontata, mi butto a capofitto nell'avventura ed è subito chiaro che mi trovo di fronte a un gioco confezionato con cura e con grande attenzione ai particolari. La storia non è complicatissima, ma fa il suo dovere e ci si mette poco ad immedesimarsi nell'eroe che dovrà salvare per l'ennesima volta Gotham City dai piani folli di Mr. Joker.

Ambientato tutto nel manicomio di Arkham, forse la varietà ne risente. In compenso, però, il gameplay è solido e convincente fin da subito, risultando un giusto mix di esplorazione, combattimento e investigazione. A fare da contorno alla lineare storia principale ci sono le 240 sfide di Riddler, che spaziano dalla banale ricerca di trofei nascosti alla soluzione di ambigui indovinelli, passando per le cervellotiche ricostruzioni di punti interrogativi giganti grazie all'inganno della prospettiva. Il divertimento maggiore sta proprio nell'esplorare a fondo gli ambienti per risolvere tutte le sfide proposte, sfruttando i vari gadget che strada facendo si aggiungeranno al nostro arsenale, cosa che fa tanto Metroid.
Se giocato al livello difficoltà più alto, Batman: Arkham Asylum propone la giusta sfida, riuscendo ad impegnare anche il giocatore più smaliziato per diverse ore. Ma è proprio una volta finito il gioco che Batman riserva la sorpresa maggiore: le stanze di sfida.

Le sfide stealth si basano sull'uccisione di un numero di scagnozzi armati, cercando di rispettare alcune richieste sulle modalità di esecuzione.
Le sfide di combattimento sono strutturate ognuna in 4 round di difficoltà crescente e lo scopo è totalizzare più punti possibile, sfruttando un sistema di combo tanto profondo quanto gratificante.
Non sospettavo minimamente della completezza e della bellezza del sistema di controllo fino a quando non ho deciso di cimentarmi nelle sfide. L'avventura principale si lascia completare anche dandosi al button mashing, magari con l'aggiunta di un pizzico di strategia. Basta sapere quando contrattaccare o quando scappare via da una situazione troppo complicata e si viene a capo anche delle mischie più toste.
Le sfide, invece, pretendono una conoscenza e una padronanza totale del sistema di controllo e delle combo, cosa per lo meno curiosa perchè nella modalità principale non vi è alcun tutorial che spieghi i loro meccanismi più profondi. Una volta presa dimestichezza, ogni combattimento è una danza, un passare leggero da uno scagnozzo all'altro, un affossare nemici a colpi di cazzotti, batarang, batclaw e mosse speciali, pensando già alla mossa successiva da concatenare per far salire alle stelle il moltiplicatore di punteggio, alla ricerca delle combinazioni migliori per ottenere più punti. Riuscire a padroneggiare completamente il sistema di controllo richiede dedizione, ma si viene premiati con grandi soddisfazioni quando gli incontri cominceranno a scivolar via con fluidità, con Batman che fa fuori decine di scagnozzi in un'unica grande megacombo.

Batman: Arkham Asylum si rivela così una sorpresa due volte. La prima, quando si fa assaporare per la sua anima più casual, che farà il piacere dei fan del pipistrello nero e degli amanti dei giochi d'avventura con un pizzico di azione. La seconda, quando rivelerà la sua insospettabile anima hardcore, che farà felice i giocatori più esigenti e smaliziati, o quelli che godono nel vedere i propri punteggi scalare le classifiche su Xbox Live.