Autore Topic: [Multi] Dead Space  (Letto 11133 volte)

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Offline MarcusX

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[Multi] Dead Space
« il: 13 Nov 2009, 14:28 »
Morte!, morte!, e ancora morte! sangue!, sangue!, e ancora sangue!, una cantilena simile ad una ninna nanna, lo spazio più profondo, una nave spaziale allo sbando e un’atmosfera pregna di mistero e desolazione…
No, non è il vaneggiamento di un killer psicopatico ma è quello che ci viene presentato nell’introduzione dell’ultimo survival-horror firmato Elettronic Arts che sembra voler ambire ad essere considerato un nuovo punto di riferimento della categoria nel panorama videoludico mondiale.

In un futuro prossimo dove il genere umano è costretto alla colonizzazione dello spazio per far fronte all’esaurimento delle risorse del pianeta terra, Isaac Clarke, il personaggio che andrete ad impersonare è uno dei membri dell'USG Kellion, una squadra di tecnici mandato ad effettuare delle verifiche sul sistema di comunicazione della Ishimura, una stazione spaziale che presiedeva le operazioni di scavo di una colonia su Aegis VII  con la quale da un po’ non si hanno più contatti dopo l’ultimo misterioso e inquietante messaggio di soccorso inviato da Nicole, l’ex ragazza del protagonista.

Assieme ad Isaac (specialista tecnico di sistemi di bordo) ci sono altri due membri dell’equipaggio: kendra Daniels (informatica) e Zach Hammond (ufficiale di sicurezza) che condivideranno con lui quest’avventura da incubo e contribuiranno a svelare il mistero che avvolge gli avvenimenti accaduti sulla nave.

Il filone trattato quindi è quello classico del survival-horror, con una trama molto lineare in cui si deve cercare di sopravvivere in un ambiente alquanto ostile e pieno d’insidie pronte a sbucare fuori da ogni dove all’improvviso facendo letteralmente saltare sulla sedia l’incauto e ignaro giocatore.

Nel compiere la nostra missione, avremo a disposizione un arsenale di armi decisamente particolari e differenti dal solito (fra le quali possiamo citare la “Lama al plasma”, la ”Pistola multi raggio”, il “Fucile ad impulsi” e il “Lanciafiamme”), ognuna con una sua peculiarità e diversa  tipologia di utilizzo, variabili tramite la pressione del tasto dorsale destro superiore, che ci consentiranno di smembrare in maniera più o meno impegnativa tutto quello che ci capita a tiro.
Grazie alla tuta dataci in dotazione inoltre avremo la possibilità di utilizzare anche delle potenzialità speciali quali la “Stasi”, che consente di piegare il tempo rallentando la velocità degli oggetti, e una sorta di telecinesi con la quale potremo muovere le cose a distanza, due caratteristiche che saranno fondamentali per lo svolgimento dell’avventura.

Tutte le armi,  le uniformi e le potenzialità inoltre possono subire un upgrade di livello (differenziato fra danno inflitto, capacità di carico, resistenza e così via) in apposite postazioni tramite l’utilizzo di oggetti chiamati “nodi” che  Isaac potrà collezionare durante il suo percorso.
Inoltre, sparsi per la nave troveremo svariati bauli ed armadietti, all’interno dei quali sarà possibile  rinvenire un po’ di tutto, ed anche dei “Negozi” dove acquistare e vendere munizioni, ampolle di vitalità, scorte di aria ed altro, allo scopo di uscire sani e salvi dalla complicata situazione nella quale ci siamo cacciati.

Per quanto riguarda il salvataggio lo stesso è consentito, oltre che alla fine di ogni capitolo (che in totale sono dodici), in specifici punti della mappa che, essendo ben posizionati, consentono salvataggi frequenti evitando così non poche frustrazioni al videogiocatore.

Altra caratteristica innovativa che troviamo in  Dead Space è la totale assenza di mappe e indicatori dedicati fissi su schermo.
Infatti, per sapere lo stato di salute del nostro personaggio basterà tener d’occhio la barra a led luminosi presente nella parte posteriore della tuta di Isaac che ospita inoltre anche l’indicatore circolare della quantità di “Stasi” ancora disponibile.
La mappa, realizzata interamente in 3d con le indicazioni dei vari punti d’interesse,  nonché la schermata degli obiettivi e l’inventario, sono consultabili a richiesta tramite la pressione del tasto “Back” (oppure “Select” a seconda della console sulla quale lo stiamo giocando),  e sono rappresentate sotto forma di schermo olografico che si materializzerà davanti al nostro personaggio come succede anche per le conversazioni e le registrazioni audio/video.

A livello grafico il gioco è strepitoso, la visuale è quella in terza persona in stile “Resident Evil 4” con la telecamera che stringe dietro il protagonista se si entra in modalità di fuoco così da consentire una mira migliore.
La  dinamicità di luci e ombre che caratterizzano le ambientazioni, credibili e ben realizzate nonché molto varie (anche se in fin dei conti ci si trova sempre su una nave spaziale),è eccellente grazie all’utilizzo di effetti grafici veramente di grande livello, come ad esempio l’animazione del passaggio da un ambiente pressurizzato ad uno senza ossigeno che ci verrà presentato con tanto di immagine sfocata e con le conseguenze della variazione di  pressione sugli oggetti circostanti in maniera molto realistica.
Le linee dei personaggi sono definite, le superfici dettagliate e le uniformi in fibra con rivestito metallico, sono curate nei minimi dettagli.
Le texture risultano ben disegnate, gli oggetti utilizzano un discreto numero di poligoni e la fisica dei movimenti e dell’interazione con gli oggetti è buona.

Per quanto riguarda il comparto audio riscontriamo un ottimo livello di qualità sia delle musiche, molto adeguate al genere e che diventano più incalzanti durante le scene d’azione, che degli effetti sonori i quali riescono a comunicare un’estrema sensazione di realismo.
Il comparto vocale, anch’esso come tutto il gioco  totalmente in italiano,è ben realizzato, peccato solamente che la performance di Dario Argento, che presta la voce al Dott. Kyne (il medico dell’astronave), non sia all’altezza della sua fama di grande regista Horror.

Il tutto consente, grazie anche al supporto del Dolby Digital 5.1, di essere immersi completamente nell’atmosfera tenebrosa e sanguinolenta che circonda l’ Ishimura dentro la quale non sembrano esserci posti sicuri.

Parlando di giocabilità possiamo dire che il sistema di controllo di Dead Space è semplice e intuitivo.
Il personaggio si muove in maniera estremamente fluida e precisa con l’analogico sinistro mentre l’orientamento della visuale e del sistema di mira è demandato l’analogico destro.
Con i tasti dorsali inferiori poi si attiva la visuale di mira e si spara.
Per correre si usa il tasto dorsale superiore di sinistra, mentre la modalità di fuoco, come abbiamo già accennato in precedenza, si cambia con il tasto dorsale superiore di destra.
Per passare da un’arma ad un'altra invece, si usa la croce direzionale del pad.

Nel complesso, il livello di difficoltà (selezionabile fra le tre scelte standard “Facile”, “Normale” e “Difficile”), è abbastanza bilanciato, anche se in alcune occasioni, tipo quando si è costretti ad affrontare il nemico all’esterno della nave spaziale lottando quindi anche contro la mancanza di ossigeno, può diventare un po’ frustrante.
Inoltre occorre fare attenzione a non sprecare troppe munizioni durante gli scontri altrimenti si rischia di non averne più per quelli successivi.

Per quanto riguarda la longevità, anche se il single player vi terrà incollati allo schermo per diverse ore di gioco, la longevità del titolo è minata dall’assenza totale del multiplayer e dell’online, caratteristica ormai indispensabile per i giochi di nuova generazione.

Dead Space quindi, è risultato essere un capolavoro nel suo genere e si conquista di diritto il posto di capostipite di una saga che farà sicuramente parlare di sé anche in futuro.
Era dai tempi di titoli del calibro dei primi “Alone in the Dark” , “Resident Evil” e “Silent Hill” che non si provava una sensazione di tensione e paura come quella che il titolo EA riesce a trasmettere in chi lo gioca.
Avvalendosi di un comparto tecnico di pregevole fattura che sfrutta a pieno le potenzialità offerte dalle console “Next Generation” è un titolo assolutamente consigliato agli amanti del genere e non.

Peccato per la mancanza del fattore online.

A margine della recensione, consigliamo anche la lettura dell’omonimo fumetto in sei capitoli e la visione del film di animazione “Dead Space: La Forza Oscura”, prequel del gioco stesso che narra tutti gli eventi che hanno portato alla catastrofe abbattutasi sull’Ishimura e sul suo equipaggio fino all’arrivo dei membri della squadra dell'USG Kellion e che quindi si fonde perfettamente con lo sviluppo narrativo del gioco e completa questa esperienza multimediale a 360 gradi.

VOTO: 8.9999999999999999999999999 :-)))