Autore Topic: [Multi] Need for Speed Shift  (Letto 11519 volte)

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[Multi] Need for Speed Shift
« il: 19 Set 2009, 13:02 »


Ogni videogiocatore che si rispetti non può ignorare la storia di questo glorioso franchise di enorme successo, che negli anni ha contribuito a fare la storia del videogame,  soddisfacendo i pruriti corsaioli di intere generazioni. Alla stessa maniera non si può ignorare il suo inesorabile declino, che gli ultimi episodi  hanno impietosamente palesato sfoggiando un pessimo modello di guida, un dettaglio tecnico trascurabile ed una patologica carenza di innovazione.

Oggi EA è fermamente decisa a rinverdire i fasti del passato (remoto) e lo fa tentando di donare a questo nuovo episodio della serie una connotazione simulativa del modello di guida ed un comparto tecnico di primissimo livello. Impresa riuscita? Scopriamolo assieme.

Need for Speed Shift  ha il suo fulcro in una modalità carriera ideata in maniera brillante e molto divertente con le sue quattro fasce di categoria più il campionato finale NFS. Le vittorie sono premiate in denaro da spendere in potenziamenti e nuove vetture nonché mediante stelle ottenute con manovre particolari in pista. La peculiarità è rappresentata dal fatto che viene sistematicamente premiata sia la guida pulita e tecnica, che la guida sporca e scorretta. Insomma ognuno potrà sfoggiare il proprio stile di guida, ottenendo comunque una serie di riconoscimenti che danno diritto allo sblocco di nuove modalità e nuove opzioni di gioco.

A proposito dell’acquisto di nuove vetture, qui giova sottolineare un atteggiamento che oserei definire deprecabile da parte degli sviluppatori: infatti l’acquisto di nuove vetture è possibile sia, come detto, con i premi in denaro virtuale vinti in gara, sia mediante acquisto con moneta corrente tramite il PSN. Il prezzo di ogni macchina è di circa uno o due euro e personalmente ritengo da condannare questa scelta perché denota l’avidità di EA che, a fronte della possibilità di un ulteriore guadagno che va a sommarsi al prezzo intero del gioco già versato all’acquisto, invoglia il giocatore meno integerrimo a proseguire nel gioco imboccando la scorciatoia più facile dell’acquisto in denaro, senza stimolarlo a progredire nel gioco con le proprie forze.  Auspichiamo che un “simpatico” atteggiamento del genere rimanga isolato in casa EA e non diventi popolare anche presso altri sviluppatori.

Le vetture nel gioco sono circa una settantina, scelte tra le migliori presenti nei cataloghi dei maggiori costruttori  automobilistici mondiali. Esse, oltre adessere potenziabili dal punto di vista meccanico con varie parti speciali, possono essere personalizzate a livello estetico mediante l’utilizzo di numerose verniciature speciali, decalcomanie sbloccabili di vario tipo e kit estetici di sicuro effetto. Il tutto in pieno stile NFS!

Graficamente il titolo si presenta in forma smagliante: tutto è riprodotto con dovizia di particolari ed è condito da una serie di effetti realizzati magistralmente. A cominciare dalla fedele riproduzione dell’abitacolo di ogni singola vettura, nel quale è possibile vedere manometri, tachimetri e contachilometri parziali funzionare in maniera credibile e realistica. Così come le azioni del pilota, il quale cambia marcia, sterza, frena e addirittura tira la frizione in maniera realistica come fosse una persona vera! Dobbiamo confessare di essere rimasti impressionati da questa realizzazione degli abitacoli, tra l’altro miglior visuale per affrontare il gioco, dal momento che l’unica visuale esterna disponibile non rende a schermo una fisica credibile della vettura, che infatti sembra fluttuare sull’asfalto e girare su un immaginario perno centrale. A completare il quadro della superlativa visuale interna, vi è la possibilità di ruotare a piacimento la telecamera, posizionata nel casco del pilota, mediante il controller in modo datenere sotto controllo i coni d’ombra ai lati e quindi poter gestire meglio le fasi della gara.

Ma le qualità grafiche di questo titolo non si fermano qui, infatti anche le vetture e soprattutto le numerose piste presenti  sono riprodotte in maniera quasi impeccabile. Elementi di sfondo abbondanti ed ottimamente riprodotti conditi da animazioni come ostacoli che saltano via in maniera credibile ed aerei svolazzanti, allietano le nostre scorribande in pista.

Passiamo al capitolo giocabilità, il più complicato da sviscerare. In effetti diventa difficile per noi dare una connotazione precisa a questo aspetto di Shift, in quanto non si tratta di una simulazione vera e propria né di un classico arcade. Il modello di guida sulle prime lascia perplessi ed in parte spiazza perché le vetture in pista hanno reazioni abnormi: alternativamente soffrono di un enorme effetto sovrasterzante oppure di un altrettanto enorme effetto sottosterzante e questi eventi si verificano sovente in sequenza uno dietro l’altro. Questo costringe il pilota a lavorare incessantemente di sterzo per fare continue correzioni e cercare di mantenere la scivolosissima macchina in traiettoria. Naturalmente, capirete bene, che in tali condizioni viene a mancare totalmente il feeling di guida con il mezzo. A parziale discolpa dobbiamo dire che agendo sulle numerose regolazioni relative a sterzo (zonamorta, angolo di sterzata e così via) e freni/acceleratore, la situazione migliora in maniera notevole ma resta quel sostrato di reazioni eccessive che una vettura vera non avrebbe nella realtà. Insomma, volendo ricorrere ad una battuta,  non è normale che il pilotatocchi lo sterzo e la macchina derapi, cambi marcia e la macchina derapi, metta la freccia e la macchina derapi, cambi stazione radio e la macchina derapi, strizzi gli occhi nel casco e la macchina derapi….ormai avete capito qual è il senso.

 

L’IA degli avversari è molto buona, scordatevi i famigerati trenini di macchine che seguono tutte le stesse traiettorie e che fanno la loro onesta gara senza il minimo errore: gli avversari in Shift percorreranno traiettorie differenti a seconda della situazione nel tentativo disperato di sorpassarvi, proveranno in ogni modo a sbattervi fuori pista alla prima occasione utile e, sovente, commetteranno errori anche molto coreografici, non disdegnando di finire indecorosamente la loro corsa contro un muretto! Insomma, esattamente ciò che ci si aspetterebbe dalla IA in un racing game che si rispetti.

Passando al comparto audio, qui dobbiamo toglierci il cappello al cospetto dei ragazzi che si sono occupati della campionatura del rombo dei motori, davvero spettacolare! Ogni macchina ha un suo rombo, come logico che sia, riprodotto fedelmente e che fuoriesce pieno e corposo dal nostro impianto audio, contribuendo a regalarci una totale immersione nell’azione di gioco.Gli  unici elementi che stonano sono gli effetti, quali rumori di ferraglia della vettura, urto sui cordoli, stridio delle gomme sull’asfalto e così via, che sono sì campionati in maniera credibile ma di cui lo sviluppatore fa un abuso durante l’azione di gioco e che, quindi, alla lunga infastidiscono il videogiocatore con la loro invadenza. Ma ciò non rappresenta un elemento ostativo ai fini del divertimento che Shift riesce a dare.

E sì perché, a dispetto dei vari difetti elencati e che possono ingenerare nel lettore l’idea (sbagliata) che sia la solita patacca confezionata in fretta e furia,  Need forSpeed Shift è un gioco divertente, adrenalinico e tecnicamente ben confezionato. Non una simulazione, come sbandierato ai quattro venti da EA in fase di sviluppo, ma nemmeno un arcade nell’accezione più classica del termine. Diciamo piuttosto che Shift è la più arcade delle simulazioni o, se preferite, il più simulativo degli arcade.

E’ un po’ come il tamarro che va ad una serata di gala indossando lo smoking: ad una prima apparenza sembra un gran signore, ma sotto sotto poi viene fuori la sua vera natura che, in questo caso, è quella di un racing game dal sostrato arcade con importanti elementi simulativi ed un comparto tecnico-organizzativo di primissimo piano….in due parole “dannatamente divertente!”

Come l’araba fenice Need for Speed rinasce dalle proprie ceneri. Ma, come tutti i neonati, ha ancora  bisogno di crescere e maturare.