Mah, tra tutte le pietre miliari del videogioco che sono andate estinguendosi in questi anni, la morte delle sale giochi è proprio l'unica cosa per la quale provo pochi rimpianti. Per svariate ragioni, soggettive e oggettive. Personalmente le frequentavo poco anche quand'ero bambino/ragazzo, un po' perché erano spesso/sempre malfamate e luride (letteralmente), un po' perché ho manifestato i segni della mia galoppante misantropia fin da quando ero in tenera età e la fruizione collettiva del videogioco con estranei l'ho sempre ritenuta vagamente ripugnante (a vent'anni di distanza, il Live mi ha dato pienamente ragione). Le sale gioco sono crollate quando hanno perso il primato tecnologico: ai tempi di Videogiochi/Zzap!/etc, la prima pagina che andavo a guardare era quella degli arcade, perché ero certo di trovare mensilmente nuovi benchmark per la mia nerdica passione e quest'andazzo è andato avanti fino a metà degli anni '90. Se ripiglio una pagina di K o Game Power, che pure erano riviste meno vetuste di quelle della prima ondata e becco le recensioni dei primi giochi interamente poligonali (Virtua Racing, Fighter, etc) , ancora oggi provo una certa emozione nel pensare a quanto velocemente si sia evoluto il videogioco e a quanto sensazionali fossero ai tempi quei cabinati. Certo, poi vedere Ridge Racer su Playstation quasi uguale alla sua controparte arcade ha cambiato molte cose. Era abbstanza frustrante, specie ai tempi degli 8/16 bit, l'età ludice che ricordo meglio e alla quale sono più affezionato, comprare un gioco o una conversione e vedere l'abisso che separava la versione originale da quella casalinga, tant'è che ricordo quanto mi gasassi sulle minuscole foto delle pubblicità che ritraevano nella stessa pagina le versioni commodore 64, spectrum e arcade, a tutto vantaggio di queste ultime. Del resto non mi viene in mente nessun appiglio per tenerle vive: sono state come i reattori che mandano in orbita lo Shuttle: danno la maggiore spinta al decollo, ma poi, una volta esaurito il carburante, si distaccano e cadono in mezzo all'oceano dove riposano in pace.