..Poi però quando uno abbandona certe cagate blasonate AAA per manifesta irritazione da stronzate pseudonarrative reiterate, a molti rode il ...
Vabé la smetto, è il solito rant..
Dipende da cosa si cerca di volta in volta, ci possono essere mille motivi per cui uno è interessato ad un'esperienza più leggera per staccare o semplicemente differente da altre che possa darti qualcosa di unico, è una questione di varietà e di conoscenza (nel senso di toccare con mano e capire cosa si vuole magari in un determinato periodo), per me l'ideale è l'alternanza di cose diverse, non mi oriento solamente a titoli di un singolo genere né pretendo caratteristiche specifiche ovunque, per cui posso apprezzare il AAA impegnato come quello più leggero ma che mi regala altre soddisfazione, posso apprezzare il titolo indie fatto da gente appassionata ma non escludo tutto ciò che non sia indie per dire.
Però qui si entra anche per forza di cose in quelle che sono abitudini personali, credo che ognuno cerchi qualcosa dal medium ma che lo facciamo in modo diverso, viene da sé che mi risulta difficile definire approcci totalmente sbagliati o corretti in quanto si legge in questo topic ad esempio, al più possono esserci metodi e visioni con i quali entro in sintonia più facilmente che altri per il semplice fatto che mi ci rispecchio nel quotidiano
Per il mio modo di vedere, finire il gioco dovrebbe essere il culmine di un percorso (più o meno lungo, più o meno costellato di inciampi e ostacoli o semplici momenti di temporaneo distacco) che deve in qualche modo coinvolgere, altrimenti un pò tutto perde di senso.
Non dovrebbe essere un dovere eseguito controvoglia altrimenti diverrebbe un qualcosa di meccanico e freddo, e come è stato detto sopra: non necessariamente i titoli di coda sanciscono la fine, la fine dovrebbe essere quel momento in cui avverti di aver tratto e fatto emergere quel che aveva da comunicare e puoi passare serenamente ad altro (momento che per me avviene quasi sempre dopo il finale e spesso dopo aver portato a termine quel che trovo divertente/coinvolgente/immersivo e che mi tira dentro, ma non escludo possa accadere anche prima dei credits per me stesso o altri, per non parlare di quei titoli sportivi, picchiaduro o orientati al multiplayer che non hanno propriamente una conclusione definita).
Venendo all'articolo, sono dati interessanti ma che non prenderei mai per assoluti, la sola esistenza del concetto di backlog (come dicevo, quanti di quelli conteggiati come non completati verranno avviati in futuro perché al momento si è impegnati con altro, ludicamente o meno? Secondo me non pochissimi) o di una ampia fetta di giocatori che legittimamente hanno un approccio più casual e saltuario rispetto agli appassionati rende difficile ottenere risposte definitive alla questione, possiamo solo farci un'idea del fenomeno