Finito, dai, alla fine si è fatto volere bene.
Premessa doverosa: è uno Zeldino non ufficiale un pò derivativo e soprattutto non esente da difetti in ritmo, narrazione, bilanciamento dei power up della spada, divertimento degli stessi puzzle e reiterazione (mamma mia gli ultimi dungeon, non finivano mai, ci hanno ficcato dentro una cinquantina di stanze e andando nel dettaglio quelle davvero ben fatte saranno un quarto.
Tra l'altro troppo evidebte l'omogeneità stilistica degli interni, tutti uguali, con la pregevole varietà estetica esterna).
Eppure, venendoci a patti e prendendolo per dosi, magari alternandolo ad altro per non appesantirsi troppo, per molti aspetti l'ho trovato riuscito e divertente di gusto.
Su tutto cito l'overworld non troppo esteso o dispersivo, sempre piacevole da esplorare con relative aree segrete e bello da vedere, non perfetto (troppa poca inventiva nei nemici di zona e non sempre ottimi i riferimenti visivi) ma con dinamiche piuttosto ben differenziate fra le zone.
Molto belli i boss, sfidanti il giusto e ben calibrati nella crescita della sfida, ecco un pò ordinari i gadget e relativo utilizzo ma è tutto molto familiare e naturale, che per certi versi è un bene.
Piaciuto molto il tono scanzonato, nonostante la tipica minaccia incombente sia comunque presente, credo che non tutti i giochi debbano prendersi sul serio sempre e comunque e questo riesce molto bene a rimanere nel giusto equilibrio, con tanto di leggere 'trollate' al giocatore, citazioni e sorprese capaci di sovvertire le aspettative, per quanto spesso rimangano su un piano semplicistico e forse un pizzico superficiale
Sorpresissimo e incantato dalla OST, son tutti temi singoli e di accompsgnamento alla relativa zona di gioco per cui è tutto molto semplice e poco dinamico però sono davvero bellissimi, tutti.
Non un gioco perfetto o originalissimo e rifinitissimo ma sicuramente un buon gioco d'avventura graziato da uno stile grafico per me molto azzeccato e una giocabilità 'familiare' ma con qualche elemento di identità propria, un titolo divertente ma anche un pò pesante da portare a termine quindi lo lascio grato del divertimento ricavato anche se non sento di trovarmi al cospetto del capolavoro della vita