Secondo me andrebbe chiarito il concetto di "in perdita". In perdita in base al prezzo "ideale" fissato da sony? O in base ai costi reali dell'oggetto? Nel primo caso potrebbe non essere realmente in perdita, come suggerito da T@x, nel secondo si. Cerco di spiegare: spesso i prezzi dei beni che acquistiamo non derivano da un reale costo dell'oggetto ma da come l'oggetto è posizionato nel mercato. Se il mercato percepisce come "giusto" pagare la cifra x per un oggetto, allora un eventuale concorrente deve costare più o meno la stessa cifra a parità di contenuti offerti. Per esempio, io lavoro nel campo dei seggiolini auto per bambini, progettare e produrre un seggiolino da 120€ al pubblico non è poi così meno oneroso (in tempo e costi) rispetto ad un seggiolino da 300€. Alla fine, se sai lavorare, hai molto più margine (in percentuale) sul seggiolino da 300€ rispetto a quello da 120€ perchè entrambi costeranno all'azienda 35-40€ al pezzo, inclusi i costi di progettazione (prezzi sparati un po' alla cazzo ma non troppo lontani dalla realtà). In soldoni, mi chiedo: quando sony dice di vendere in perdita è perchè pensa che, per le caratteristiche che ha, potrebbe vendere psvita a 300€ o perchè, effettivamente, psvita costa a sony 300€? Se è vera la seconda tutti gli interventi di T@x non avrebbero senso.