Ma che nascondere, è il
così impariamo
che non c'azzecca ^^
Comunque.
Riprendiamo la foto.
Lasciando da parte il pesantissimo filtro, consideriamo la composizione.
Gli elementi sono distinguibili e caratterizzati?
Sì.
Albero, casa, terra, cielo.
Cos'è che non "funziona"?
Il loro rapporto, come vengono presentati.
L'albero è in primo piano, al centro dell'inquadratura; e tuttavia non si prende gli onori della scena. Perché tagliato in basso, quindi geometricamente sospeso, inconcluso.
La casa è una presenza scura, quasi misteriosa; potrebbe essere il soggetto, se non fosse che manca di contesto: è sperduta? è in costruzione? è abbandonata?
Il problema con la casa è quindi al di fuori di essa, in ciò che la distingue.
La terra.
Appena accennata, è insufficiente a delinearla, a darle una dimensione nello spazio. La terra è alla base dell'inquadratura ma non ne è la base, il fondamento.
Rimane allora il cielo; sarà il cielo l'elemento focale, il punto d'arrivo dello sguardo?
No, non è neanche il cielo. Tanto è grande, quanto è confuso. Non ha forza cromatica, non fa muovere il dietro, davanti. È lo sfondo, è sullo sfondo e sullo sfondo rimane. Nessun dinamismo visivo, ma nemmeno nessuna staticità forte.
Si limita a esserci.
Uhm, più ne analizzo i limiti, più mi piace
Consideriamo cosa accade all'osservatore.
Prendo l'inquadratura nel complesso. L'impatto è sicuramente drammatico ma è dovuto ai toni, al filtro usato. Mi lascio allora guidare dalle linee. Ce n'è una forte, che separa destra e sinistra. La seguo. Ma da un'estremità cado in basso, fuori dall'inquadratura; dall'altro mi perdo in una macchia grigia.
Torno al centro. La casa. Cerco particolarità. Strutture, colori, finiture... ma non trovo niente.
Guardo intorno. C'è qualcosa - legna, un cancello, un recinto. C'è qualcosa: non, una cosa.
Niente da focalizzare. Niente da osservare.
Mi si potrà obiettare che quanto sopra è una descrizione del mio punto di vista, totalmente soggettivo. Il che è vero. Ma sfido chiunque a trovare un'interpretazione forte a questo quadro.
Ciò detto, resta il fatto che mi piace.
Perché vi riconosco quell'indistinto tono tipico della pianura padana, un senso di vaga presenza umana in un luogo altrimenti desolato; un luogo che, però, della presenza umana farebbe anche volentieri a meno.
Si tratta ovviamente di proiezioni mie. La foto ha un forte carattere provinciale, un po' come un film in dialetto, e se da un lato questo carattere è la sua ragion d'essere, dall'altro è un fortissimo limite alla diffusione del messaggio. Ammesso ve ne sia uno.
Immagino che in una mostra di Desmondo` rimarrei a fissare a lungo questa foto, poi gli chiederei il prezzo e forse, la comprerei.
Ecco perché "funziona". Perché produce un risultato.
Uno.
Se Desmondo` si accontenta...