Peccato sia così assistito, un po' di cattiveria in più avrebbe giovato.
Penso che, paradossalmente, volesse essere il primo Zelda per la generazione motion controls. Twilight Princess era un titolo di lancio per gli aficionados, lo Zelda che “tutti volevano” prima del cel-shading, ed è ovvio dai dati di vendita che Wii Sports rivestì tutt’altro ruolo nel lancio del Wii.
Quindi SS doveva essere lo Zelda dell’oceano blu attratto da Wii Sports. Classico, ma anche innovativo. Graficamente simpatico, per una generazione cresciuta coi Mii. Tradizionalmente zeldoso nei suoi enigmi, ma obbligato a tenerti per mano perché quel genere di pubblico doveva includere un bel po’ di niubbi. Non un gioco che si finisce da solo, ma nemmeno difficile.
Peccato che il tempismo del lancio fosse completamente sbagliato, con il Wii in caduta libera da un anno-un anno e mezzo, il pubblico potenziale sparito, un’ampia fetta di nintendari DOC schifati dal Wii e dal suo pubblico. Mentre buona parte di quelli rimasti non si erano mai rassegnati ai controlli di movimento, e si ritrovarono ad avere una balia che passava 5 ore a dirti che le batterie del telecomando si stavano scaricando.