Topic: [XS] Echo Generation

[Luv3Kar]

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=MTa9prjhoN0

Spendo due parole su questo indie provato su Game Pass e sviluppato da Cococucumber, team canadese impegnato nella realizzazione della "trilogia del voxel", di cui Echo Generation rappresenta il secondo capitolo, dopo il dungeon crawler Riverbond e in attesa di Ravenlok, un adventure presentato all'ultimo Xbox Briefing.

Echo Generation è ambientato negli anni 90 e vede protagonisti un fratello e una sorella impegnati a risolvere un mistero che ruota attorno al padre scomparso, a un'astronave aliena e alle strane attività che si svolgono nella base militare che si trova poco distante da casa loro, oltre i campi di granturco... Sì, è sostanzialmente Stranger Things. Le meccaniche sono da JRPG semplificato, con combattimenti a turni e brevi minigiochi per attivare le skill speciali.

Finora mi ha colpito per la grafica deliziosa, la scrittura semplice ma gradevole e le meccaniche agili. Ho idea che possa diventare ripetitivo e che il combat non abbia troppo da offrire, ma se cercate un Paper Mario/Costume Quest potrebbe piacervi.

[Ivan F.]

Effettivamente, la grafica è fantastica!

Ma non rientra nei miei generi preferiti.
Potrei provarlo se fosse asciutto asciutto asciutto, al limite.

[Luv3Kar]

L'ho finito e millato con piacere.

Penso gli darò il #GOTYs, seppure non lo meriti pienamente. È un ottimo RPG bignami e in una dozzina di ore concentra il meglio del genere, riuscendo a farti affezionare ai personaggi, alle loro storie e al suo piccolo mondo voxel-fogazzaro. Andando avanti i combattimenti diventano un po' ripetitivi e la crescente disponibilità di abilità offensive non si traduce in un aumento della profondità tattica richiesta, ma non sono comunque noiosi.

Il problema principale è la mancanza di indicazioni nell'esplorazione e nella prosecuzione delle quest. Alcuni passaggi sono poco intuitivi e il gioco è avaro di indizi su cosa fare e a chi consegnare certi oggetti. Anche alcune diramazioni negli scenari sono poco visibili e, in un paio di occasioni, mi erano completamente sfuggiti sentieri che portavano a intere porzioni di mappa. L'approccio minimale va bene, ma funziona se sei bravo a dare tutte le informazioni necessarie in forma implicita, come in Tunic, altrimenti ti si ritorce contro.

A parte questo, è un gioco scaldacuore, di grande leggerezza e coinvolgimento, che sono felice di aver scoperto.