Per curiosità: dopo tredici anni ancora credi che quella in Iraq sia stata una guerra necessaria e che avrebbe portato solo conseguenze positive?
Per pietà: dopo tredici anni, posso essere esentato dal mio obbligo biennale di rispiegare daccapo la mia posizione sulla Guerra in Iraq, che era *un filino* più articolata di come a te piace sintetizzarla?
Giusto per non attraversare epoche e generazioni ripetendo sempre lo stesso flame.
Beh, sai, gli anni passano, gli eventi si susseguono, le conseguenze degli atti scellerati e criminali divengono evidenti, le opinioni, articolate o meno, possono anche cambiare. Anche perché la storia si analizza nel tempo. Semplice curiosità.
Credo che dopo tutto questo tempo ed alla luce di quanto successo non ieri ma dal 2003 ad oggi, si possa dare un giudizio storico abbastanza preciso e definitivo, e cioè che è stata una guerra inutile e dannosissima, che ha destabilizzato e portato nel caos totale un'intera nazione (e poi, a cascata, anche le altre vicine), ideata e condotta da idioti circondati da delinquenti, i quali non avevano la benché minima idea di cosa fare dopo, venduta all'opinione pubblica attraverso una serie di menzogne ridicole. E che i danni di quell'azione sconsiderata li pagheremo, con gli interessi, per decenni.
Non si tratta, oggi come allora, di buonismo a cartolina o da lettori di Repubblica, si tratta di pragmatismo politico o, più semplicemente, di buon senso.