Ipotizziamo l'italia di adesso con gli americani che ci regalano la sicilia abitata al 90% da americani e che sulla stessa ci pagano l'affitto per l'utilizzo delle basi militari
domani i russi organizzano un colpo di stato per dirottare il paese nella direzione filo-russa, te cosa pensi che farebbero gli yankee e cosa farebbero gli abitanti della sicilia
70 anni di lavaggio del cervello con le produzioni hollywoodiane hanno davvero convinto tutti di chi è buono e di chi è cattivo. Liberiamo le pussy riot ...
La tua visione continua ad apparirmi labile.
Per provare a capire, ti rispondo in merito all'esempio che esponi.
Tu credi nel diritto internazionale? Credi cioè che giustizia e diritto corrispondano almeno in parte?
SI
Se gli USA hanno ceduto la Sicilia con un trattato, come la Russia ha fatto con la Crimea, non hanno alcun diritto di fare alcunché. Si facciano i cazzi loro e meditino sull'errore compiuto.
Se i siciliani ritengono giusta la loro causa, la peroreranno presso l'ONU che valuterà se discutere la questione in osservanza al principio dell'autodeterminazione dei popoli. Ci sono numerosi casi di secessioni pacifiche, vedi Rep. Ceca/Slovacchia.
Chi per primo ricorre allo strumento militare ha torto.
Questo è il "gioco" che nei secoli abbiamo affinato per evitare distruzioni eccessive.
NO
Gli USA faranno quello che vogliono, la Russia farà quello che vuole, l'Italia farà quello che vuole, e vinca il più forte. Si fa così dall'alba dei tempi.
Questa è la dura realtà soggiacente al gioco sopracitato.
La tua posizione mi sembra schizofrenica perché credi in etica e diritto quando c'è da giudicare l'operato dell'Occidente, mentre ammiri il machismo di Putin allo stesso modo in cui certi 13enni problematici amano sentire i propri amici (cui perdoni tutto) parlare madre di tuo papà (cui non perdoni niente).
Oppure credi vi sia un qualche strano principio di giustizia nel modo in cui Putin la sta... boh, "facendo pagare" agli americani. Ma allo stesso modo dovresti ammirare Hitler, campione a suo tempo della riunificazione su base di identità nazionale e supremo nemico della plutocrazia capitalistica occidentale (la crisi della Crimea è a tutti gli effetti l'anshluss di Putin). E sia chiaro, pure sta posizione mi va benissimo, io parlo con chiunque.
La mia posizione, giusto per chiarire ancora, è che sia sempre auspicabile rimanere nei limiti del pacifico rapportarsi tra nazioni, e per fare questo il diritto internazionale è d'aiuto. Tuttavia è bene essere consapevoli che gli altri players, quando devono, giocano sporco ed è quindi indispensabile essere pronti a fare altrettanto. Si vis pacem, para bellum.
Il mio universo di riferimento non sono gli USA bensì la mia patria, cioè l'Europa. Io sono estremamente fiero di essere Europeo e più di ogni altra cosa vorrei vedere questo glorioso continente avere al tavolo della politica mondiale un peso paragonabile a quello della sua economia (la prima al mondo) e della sua imparagonabile statura storica e culturale.
Chiarito questo, non posso che mettere come secondi, nella mia graduatoria delle preferenze, una nazione come gli USA che ha molti punti di contatto con noi (dal pdv storico, culturale e dello sviluppo umano) e i cui interessi hanno storicamente CIRCA coinciso con i nostri. "Circa" perché ovviamente hanno messo pesantemente le mani nella storia dell'Europa per fare i propri interessi, in modi leciti e meno leciti, spesso insabbiando e ammazzando. Ma è un gioco che si gioca così, ci sta.
I film di Hollywood mi piacciono, sono divertenti.