Autore Topic: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte  (Letto 240762 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Devil May Cry

  • Reduce
  • ********
  • Post: 45.769
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #105 il: 27 Mar 2011, 15:07 »
Che tristezza.
Mammamia (cit.)

Offline Xibal

  • Eroe
  • *******
  • Post: 15.240
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #106 il: 27 Mar 2011, 15:14 »
Un mio amico pilota di AW129 in missione in Afghanistan lo si poteva trovare più spesso su facebook che altrove in quel periodo...
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline 1c0n 0f s1n

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 7.085
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #107 il: 27 Mar 2011, 17:25 »
Un mio amico pilota di AW129 in missione in Afghanistan lo si poteva trovare più spesso su facebook che altrove in quel periodo...

Ora sappiamo il perchè delle vittime civili.

"Oh guarda, la tettona dell'altra volta mi ha taggato in una fo..."



"...to..."

Offline Gunny

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.596
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #108 il: 28 Mar 2011, 11:10 »
^__^

Anyway, i ribelli avanzano con facilità sospetta. Guadagnano 100km di fronte al giorno. Per quanto intensi e precisi possano essere i bombardamenti, ci deve essere qualche altro fattore all'opera. Possibilità IMHO:
1.Esercito ed elite tribali del paese stanno iniziando a ragionare sul dopo-Jagger e le trattative sottobanco con l'occidente procedono a più non posso. Nel mentre, nessuno vuole farsi male.
2.I mercenari venuti in forze da Chad ecc si aspettavano di dover reprimere una popolazione mal armata, non di doversi immolare contro forze aeree tecnologicamente oltre le loro possibilità. Si stanno quindi forse sfaldando/disimpegnando.
3.Forze speciali dei paesi NATO sono già sul terreno, e in forze (si vociferava dei SAS... credo ci sia anche dell'altro)

Il trend va comunque verificato in corrispondenza dei primi centri urbani di rilievo. Il deserto spopolato è il terreno di gioco perfetto per le forze aeree; lo scenario rischia di essere molto meno favorevole nel caso di una resistenza decisa in ambiente urbano. È da vedere se questo test avverrà, a Sirte o a Misurata, o se la crisi troverà una soluzione diplomatica prima, grazie al ribaltamento ormai palese della situazione.
« Ultima modifica: 28 Mar 2011, 11:13 da Gunny »

Offline Drone_451

  • Eroe
  • *******
  • Post: 17.633
  • Saevis tranquillus in undis
    • Retro-Gaming.it
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #109 il: 28 Mar 2011, 11:58 »
Non ho capito la polemica che è venuta su per il fatto del comando da ONU a NATO.
Qualcuno ha l'ardire di spiegarmela?

Mie impressioni in estrema sintesi: l'Italia cerca in ogni modo di annacquare la leadership anglofrancese e quindi chiede di trasferirla in un contesto dove il peso di dette nazioni è più bilanciato. Questo per impedire che il dopoguerra sia una spartizione tra Parigi e Londra. Per fare questo, fa pesare la questione "basi".
Le paure del nostro governo sono comprensibili, l'efficacia dell'espediente messo in campo è dubbia: in primo luogo perché attribuire il comando militare alla NATO configura tale operazione come una cosa prettamente occidentale, mentre la diplomazia americana sta facendo i salti mortali per avere qualche nazione araba a bordo. In secondo luogo, perché se la guerra andrà "bene" e la Libia (tutta o parte di essa) diventerà uno stato democratico fondato da questa sorta di CLN, sarà innanzitutto sulla loro gratitudine (tanto emotiva quanto contrattuale) che si edificheranno le relazioni future, e alcuni paesi in questo senso (Francia e UK in primis) hanno investito pesantemente, col risultato di avere le piazze di Bengasi colorate delle loro bandiere. Il loro protagonismo nella vicenda è un dato di fatto, valorizzato dai pesanti asset militari messi sul tavolo, e non sarà una rettifica burocratica o gestionale a cambiare gli equilibri.
Per essere "liberatori di Libia" nel 2011, soprattutto dopo tutte le spompinate (gratuite ed evitabili) rifilate a Mick Jagger negli anni passati, bisognerebbe, tipo, sbarcare a Tripoli e abbattere il regime. O salvare Misurata paracadutando la Folgore. E, che lo si voglia considerare un bene o un male, non siamo un paese capace di prendere decisioni simili.


Concordo.
Per mantenere il controllo l'italia doveva intervenire subito militarmente, cioè tradire brutalmente il ghedda, tipo pugnalata alla schiena in stile cesariano invece si è aspettato nella speranza che si riprendesse, errore fatale.
Ormai è troppo tardi i cani si sono fregati l'osso. Quando i francesi hanno bombardato la prima volta sollevando la pressione dai ribelli la gente stava già in strada con le bandierine.

El Alamein 2 la vendetta
|_ ..|._.|_ _ _|_.|.|...._|.....|._ _ _ _

Offline Gatsu

  • Eroe
  • *******
  • Post: 14.544
    • The World Anvil
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #110 il: 28 Mar 2011, 12:50 »
In prospettiva futura, il fatto che l'italia abbia disconosciuto il trattato stipulato 3 anni fa (che mi risulta abbastanza illegittimo, visto che sorvola sui diritti umani ecc, come non avessimo altri impegni di carattere superiore da mentenere) e tradito ancora una volta una nazione "amica", che credibilità militare ci dà? La risposta la so, solo voglio avere l'opinione tecnica di Gunny.

Fossi un qualunque altro stato non mi alleerei MAI con l'Italia, o lo farei sapendo che appena si mette male mi pugnalerà alla schiena.

Offline Gunny

  • Generale
  • *****
  • Post: 3.596
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #111 il: 28 Mar 2011, 14:19 »
In prospettiva futura, il fatto che l'italia abbia disconosciuto il trattato stipulato 3 anni fa (che mi risulta abbastanza illegittimo, visto che sorvola sui diritti umani ecc, come non avessimo altri impegni di carattere superiore da mentenere) e tradito ancora una volta una nazione "amica", che credibilità militare ci dà? La risposta la so, solo voglio avere l'opinione tecnica di Gunny.

Fossi un qualunque altro stato non mi alleerei MAI con l'Italia, o lo farei sapendo che appena si mette male mi pugnalerà alla schiena.

Dal punto di vista militare-militare abbiamo ancora alcune eccellenze riconosciute, come il settore del trasporto aereo tattico, la fanteria di montagna (Alpini) e determinate forze speciali di ottimo livello (Col Moschin ecc). Qualunque paese occidentali è ben felice di potersi avvalere di detti reparti. Idem dicasi per l'industria militare, abbiamo nomi pesanti (IVECO, OtoMelara, Augusta Westland) che producono materiale che costituisce spesso lo stato dell'arte.

D'altra parte, la nostra credibilità politica è ai minimi storici. Siamo una nazione vecchia, cinica, stanca, economicamente in declino e apparentemente senza alcuna ambizione.
Tutto quanto facciamo in politica estera, missioni militari comprese, ha come unico scopo ottenere un tornaconto a brevissimo termine in politica interna; tutti i nostri alleati lo sanno benissimo e si guardano bene dall'affidarci responsabilità pesanti o dal "fidarsi" di noi... di fatto, come immagini, fanno tutti i conti importanti al netto dell'Italia.
Perché non ci scaricano apertamente? Perché non ne ricaverebbero alcun utile... paghiamo regolarmente le nostre tasse all'UE, forniamo le nostre basi a testa bassa, e partecipiamo a missioni internazionali un po' dovunque senza chiedere in cambio niente che non sia il semplice riconoscimento del nostro diritto a "giocare coi grandi". Neppure con la Libia, nel pieno della nostra area di pertinenza strategica, contiamo molto ed è penoso vedere Sarkozy e Cameron che non nascondono di avere un progetto "aglofrancese per la pace" , e Frattini che dice "abbiamo idee anche noi.."
Siamo un po' come l'amico sfigato che ha una bella casa dove organizzare le feste, e quindi lo si tollera.
Questo vale per gli Stati Uniti ma anche per la Libia: gli accordi stretti con la Libia erano di fatto una pistola immigratoria puntata alla nostra tempia, che Gheddafi ha accettato di abbassare in cambio di soldi, scuse, ancora soldi, armi, ancora soldi. E si è preso pure la soddisfazione di marciare su Roma in trionfo con le ancelle, stile imperatore romano.
Partnership strategiche vere e proprie non le possiamo ottenere, se non con bifolchi come Lukashenko o con chi vuole usarci come strumento per i suoi scopi (Putin che ci usa come divaricatore anale energetico contro l'UE, gli USA che ci usano come grimaldello politico per l'ingresso della Turchia nell'UE ecc).
Il tutto in cambio di sorrisi e strette di mano, l'utile economico, geostrategico o industriale è 0. Un sorriso di Obama al G8 dell'Aquila, di cui Berlusconi riteneva di avere disperatamente bisogno per rafforzarsi nei sondaggi, l'abbiamo pagato autorizzando la costruzione della base Dal Molin a Vicenza. E Wikileaks ci da esattamente l'idea di quanto gli americani sappiano perfettamente di averci in pugno.

Finché non avremo una classe politica diversa, gli unici amici che avremo saranno quelli al quali saremo  sempre disposti a pagare il conto.
« Ultima modifica: 28 Mar 2011, 14:22 da Gunny »

Offline Konron

  • Eroe
  • *******
  • Post: 12.199
  • Mirkos
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #112 il: 28 Mar 2011, 14:37 »
Che post triste, gunny  :(
(in quanto tutto vero)

Offline Drone_451

  • Eroe
  • *******
  • Post: 17.633
  • Saevis tranquillus in undis
    • Retro-Gaming.it
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #113 il: 28 Mar 2011, 21:33 »
Noi comunque siamo proprietà USA, la similitudine con una portaerei nel mediterraneo visti gli ultimi accadimenti calza a pennello, alla fine il nostro ruolo è fornire le basi.

La nostra politica negli ultimi anni è stata quella di socializzare con la russia (i comunisti) ed i paesi africani e gli yankee l'hanno tollerato,
ora tirano il guinzaglio.Anche nei documenti di wikileaks il berlusca viene descritto come tollerato dagli USA perchè alla fine dei giochi quando il padrone chiama ubbidisce.
|_ ..|._.|_ _ _|_.|.|...._|.....|._ _ _ _

Offline 1c0n 0f s1n

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 7.085
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #114 il: 29 Mar 2011, 08:43 »
Noi comunque siamo proprietà USA

Non sono completamente d'accordo. C'è stata una volontà viscida e al contempo lecaccula di compiacere diffusa, che è un'altra cosa. Dice bene Gunny "Siamo un po' come l'amico sfigato che ha una bella casa dove organizzare le feste, e quindi lo si tollera." non penso si potesse trovare un modo migliore per dirlo. In mancanza di una vera politica estera che non sia quella di Frattini quando va in ferie in qualche posto esotico, la scelta del governo è stata quella di daifacciamogliamicicheseavetebisognodiqualcosacis iamosemprebastachepoiparlatebenedinoiecivoleteben e.
Non ci vuole un genio (vedi i dispacci Wikileaks) per capire che una scelta del genere in un momento storico come quello che stiamo vivendo equivale a raccogliere la saponetta nella doccia di un carcere di massima sicurezza: tutti ti vorranno più bene, ma non nella maniera canonica del termine. :no:
« Ultima modifica: 29 Mar 2011, 08:48 da 1c0n 0f s1n »

Offline 1c0n 0f s1n

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 7.085
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #115 il: 29 Mar 2011, 11:03 »
CVD

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/29/news/libia_ultimo_schiaffo_all_italia_esclusa_dal_vertice_dei_grandi-14209421/?ref=HRER1-1

"Sì, dai, siete stati gentili, adesso però fuori dai coglioni."

EDIT LOLLOSO:

Citazione
Il ministro degli Esteri Frattini si è provato a spiegare che la videoconferenza quadripartita "non sta decidendo niente", e che comunque "l'Italia non sente la sindrome dell'esclusione".

"Non importa sai, c'avevo judo".

Offline MrSpritz

  • Eroe
  • *******
  • Post: 16.739
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #116 il: 29 Mar 2011, 11:14 »
Che pagliacci.
Nemmeno io li avrei invitati.

Offline peppebi

  • Reduce
  • ********
  • Post: 28.704
  • cotto a puntino
    • E-mail
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #117 il: 29 Mar 2011, 16:13 »
Qualcuno la pensa diversamente da voi cialtroni  :-*:

http://www.daw-blog.com/2011/03/29/tutti-tranne-noi/#comments
FORGIVENESS IS TO SWALLOW WHEN YOU WANT TO SPIT

Offline Drone_451

  • Eroe
  • *******
  • Post: 17.633
  • Saevis tranquillus in undis
    • Retro-Gaming.it
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #118 il: 29 Mar 2011, 18:37 »
"Non invita alla videoconferenza dei “grandi” il Paese che più si è mosso affinché la Francia fosse costretta a darsi una calmata"

E allora? Siamo il paese che più si è mosso contro di loro quando hanno spinto per bombardare invocando la nato.
Sarkozy sta incasinato con la crisi giapponese ha perso il business del nucleare perchè mica lo so se nei referendum da noi passa, probabilmente il berlusca non potrà mantenere le promesse che gli ha fatto. Alle prossime elezioni i verdi faranno la parte del leone, come adesso in germania, chi si schiera a favore rischia di perdere la poltrona [prestigiacomo docet] chissà dove se lo infilano ora tutto il loro conbustibile.
|_ ..|._.|_ _ _|_.|.|...._|.....|._ _ _ _

Offline Drone_451

  • Eroe
  • *******
  • Post: 17.633
  • Saevis tranquillus in undis
    • Retro-Gaming.it
Re: Tensioni Internazionali - Guerre all'orizzonte
« Risposta #119 il: 29 Mar 2011, 18:42 »
Noi comunque siamo proprietà USA

Non sono completamente d'accordo. C'è stata una volontà viscida e al contempo lecaccula di compiacere diffusa, che è un'altra cosa. Dice bene Gunny "Siamo un po' come l'amico sfigato che ha una bella casa dove organizzare le feste, e quindi lo si tollera." non penso si potesse trovare un modo migliore per dirlo. In mancanza di una vera politica estera che non sia quella di Frattini quando va in ferie in qualche posto esotico, la scelta del governo è stata quella di daifacciamogliamicicheseavetebisognodiqualcosacis iamosemprebastachepoiparlatebenedinoiecivoleteben e.
Non ci vuole un genio (vedi i dispacci Wikileaks) per capire che una scelta del genere in un momento storico come quello che stiamo vivendo equivale a raccogliere la saponetta nella doccia di un carcere di massima sicurezza: tutti ti vorranno più bene, ma non nella maniera canonica del termine. :no:

C'abbiamo le basi yankee permanenti, il resto è a piacere, possiamo leccare chi ci pare.
Periodicamente riporto il suggerimento dell'ambasciatore americano che in tempi non sospetti ci consigliò di differenziare
il più possibile i nostri approvvigionamenti energiti.
|_ ..|._.|_ _ _|_.|.|...._|.....|._ _ _ _