A me dopo tanti anni di forum stupisce ancora l'utenza che si indigna per un pensiero divergente ma comunque argomentato. Dico, scrivete nei forum per trovare gente che sia d'accordo con voi altrimenti si perde tempo?
E sempre con questo setting tarato su capolavoro/merda, giusto/sbagliato, fan/criticoni ma porca di una miseria ma vi rendete conto che così facendo negate la base stessa della comunicazione internettiana propriamente detta?
Avete delle opinioni? Scrivetele.
E piantatela con questa idea che chiunque non la pensi come voi o non ci arrivi oppure sia in malafede. Il pensiero umano si basa sulla negazione dell'idea che l'ha preceduto per focalizzare poi meglio la propria. Senza opposizione non c'è guadagno, mai, in nessun aspetto della vita.
In nessun universo ICO sta sotto a questo patchwork (perchè io voglio poeticamente credere che Ueda non sia pienamente responsabile delle prime ore del gioco, prima mezz'ora a parte, e che ci abbia messo le mani qualcun altro), suvvia.
Per quanto alla fine il gioco restituisca un feeling 100% Ueda non nego che in corso d'opera ho trovato determinati elementi come fuori sincrono rispetto al resto, mi riferisco soprattutto
alla coda shooter, oltretutto implementata veramente male, alla mappa del mondo che, per quanto coerentemente ambientata in quella locazione sembra non essere uniformemente sviluppata.
Ma necessito di almeno un'altra run per determinare la correttezza del mio giudizio.
Dai, è difficile anche chiamarli livelli i colossi di SotC. Non durano niente, e sono facilissimi XD e a il novanta per cento del tempo di gioco lo si passa a bighellonare nell'open world, che sì, bello e tutto, ma è di una vuotezza disarmante ed è molto frustrante visto quello che ci avrebbero potuto fare. (questo deve averlo pensato anche Aonuma, visto che il nuovo Zelda è proprio un SotC con il gioco intorno XD)
In ogni caso, nonostante apprezzassi lo spettacolo, a livello emotivo SotC non mi ha mai smosso proprio niente. Ma io sono sempre stato la persona che si addormenta a vedere Nausicaa e Mononoke ma adora alla follia Totoro e Kiki's Delivery Service, quindi secondo me le due cose sono correlate
Ahahaha ecco, Nausicaa e Mononoke sono le mie opere preferite del Maestro! Su tutto posso convenire nel senso gusti divergenti ma per Crom, l'ultimo brano di pianoforte e le immagini finali di SotC commuoverebbero chiunque! Ma che hai a posto del cuore, un bidè?
Secondo me ai criticoni manca un pò il quadro d'insieme.
Interessante analisi.
I difetti queli sarebbero, che Trico fa un pò come gli pare? E grazie, è fatto apposta. Deve essere così. Non è che poi magari avanzando ci dà più retta e/o diventa più furbo? No vero?
Beh, non so se ci hai fatto caso ma sarebbe anche videogioco e non Giulia Passione Comportamentalismo Animale (anche sbagliato poi, un animale mica si rassicura carezzandolo quando è nervoso, anzi così lo rinforzi e tenderà ad arrabbiarsi in presenza della medesima situazione ma vabbè, adesso questo c'entra poco...), il fatto di perdere tempo e attardarmi nelle ambientazioni dovrebbe essere una mia scelta. Che poi, a palle ferme, è anche un falso problema visto che riguarda solo la prima metà del gioco, dopo, per ovvi motivi ludici, Trico è molto più reattivo senza che il giocatore faccia nulla di che.
Gli enigmi facilotti? In Ico erano sullo stesso livello, il giocatore non si deve bloccare ma deve solo sperimentare/ragionare per non più di qualche minuto. L'enigma non è il fine ma il veicolo che unisce i personaggi, come in Ico.
Di questo non mi sono lamentato, gli enigmi sono ridondanti più che stupidi e un paio sono davvero azzeccati. Altri invece proprio assurdi tipo un punto nel finale in cui mi sono bloccato per mezz'ora.
Fa tutto Trico? Ed è qui che vi sbagliate, il punto del gioco è che il bimbo faccia il 50% del lavoro e Trico l'altro 50%. E' normale che a volte noi indichiamo la strada a lui e viceversa, che lui ci aiuti e viceversa.
Nella seconda parte del gioco sì, anzi Trico esagera proprio, soprattutto quando mette a segno quei 6-7 salti uno dietro l'altro senza dare la possibilità di intervenire. Mi rendo conto che il problema è di fondo: molti vedono nell'imprevedibilità animale il valore dell'opera, nel mio caso ho avvertito della pesantezze ludiche che non costituiscono affatto il cuore dell'esperienza visto che, intelligenza artificiale o meno, è tutto asservito allo show che è a noi tutti comune.