Detto questo, se veramente Game Pro dovesse puntare all'utenza casual imho commetterebbe un errore madornale, il mercato da quel punto di vista ha gia' le sue testate di riferimento, facendo cosi la rivista perderebbe solo i suoi lettori abituali.
Non esageriamo, gamepro non potrà mai essere "casual".
Stanno solo smussando un po' gli angoli di una rivista che faceva di tutto per essere poco aperta ai "nuovi arrivati".
Cambiare le traduzioni, lasciandone inalterato il contenuto, è l'uovo di colombo, ma potrebbe essere fondamentale.
Il dubbio che mi assale è:
- meglio far scrivere le rece in tempo utile, in italia
- meglio tenere le ottime recensioni d'oltre manica
Insomma, potrei anche fregarmene di quando escono se sono dei fottuti capolavori, piuttosto che farle scrivere di fretta da qualche caccoso.
Rivoglio il team dei primi numeri di Videogiochi.