Breve introduzione:Si è concluso da poche ore un convegno sullo sviluppo dei videogiochi , design e semiotica presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. Tale convegno impegnava la facoltà di Lettere, Scienze della Comunicazione e Lingue.Presenti all'evento un sociologo di fama nazionale, un docente dell'IED e alcuni degli Sviluppatori di Milestone.presenti anche dei rappresentanti di Leader per quanto riguarda l'ambiente della Produzione e dell'AESVI per quanto riguarda l'aspetto Istituzionale.
L'evento doveva essere un incontro-dibattito tra gli studenti e i rappresentanti , seguito da una sessione di workshop.
Per maggiori info, qui c'è il link:
http://www.circuiti.unict.it/open_page.php?sez=articolo&id=1594Cosa è effettivamente successo:Premetto che presso la stessa facoltà si sono tenute conferenze dello stampo di "Sottotitolatura dell'audiovisivo russo agli inizi del 1900" e "esperienze del corto cinematografico tedesco dei primi anni '90" senza che per questo agli spettatori venisse fornita una versione esemplificata dell'argomento. In fondo è un istituto universitario, no?
La conferenza di oggi sui VG è stata invece una sorta di "introduzione ai videogiochini
for dummies": Nulla che chiunque dopo essersi letto una copia di EDGE non avrebbe saputo.Forse avrebbero dovuto ricordarsi che il loro pubblico di riferimento erano studenti che all'attivo hanno già un corso di semiotica, e non il pubblico di "Buona Domenica".
La parte iniziale della conferenza è stata su Second Life. Aldilà dell'adeguatezza dell'oggetto preso in esame (onestamente: SL è un videogioco? o una chat yahoo molto cresciuta?), i relatori si sono probabilmente dimenticati che gli studenti in questione oltre ad avere delle basi di semiotica, probabilmente usano più Live Messenger che una televisione: Ed ecco come si installa second life, come si avvia second life, come si muove con second life, come si parla con second life, come si usa il microfono con...Insomma, credo che il concetto sia abbastanza chiaro.
La parte relativa alla semiotica si è tradotta in una sorta di "in un futuro gli studenti presenteranno i loro compiti a casa usando interfacce 3d, second life è il mezzo di comunicazione
del duemila e un giorno le auto voleranno e noi tutti mangeremo solo delle pillole".Personalmente, non credo che Second Life arriverà a vivere tanto da vedere World Of Warcraft 2.
Tanto impegno ha avuto tra l'altro come risultato quello di far slittare gli interventi dei tizi di Milestone e dell'IED del pomeriggio.Inutile dire che si è trattato di un'altra sessione di stampo generalistico, con domande stantie da parte degli stessi ("Come si diventa
geim desainer"?) e risposte altrettanto stantie ("Non c'è una via ,ci sono molte strade e poi ci sono tante altre professioni" - Grazie mille per l'impegno nel rispondere, nda).
Tra l'altro, la atmosfera era talmente impomatata e fredda da far sembrare il già citato "Convegno sulla sottotitolatura russa" un luogo caldo e accogliente.Alla faccia del dibattito amichevole. Nel momento in cui chiedo per quanto riguarda l'aspetto più pratico, ovvero il workshop, la risposta generale è stata "beh, si, boh, no, forse, vediamo".
Diciamo che all'uscita la voce comune era " ma questi sono scesi da milano per prenderci per deficienti? Una interurbana costava meno..."
In definitiva , l'evento è stato parecchio deludente. una occasione di contatto reale che è stata sprecata per una assoluta incomunicabilità tra le due parti.
A questo punto mi chiedo: qualche altro esempio in altre università italiane? ci sono state delle esperienze più fortunate? Oppure è davvero più semplice stabilire un contatto culturale con il direttore dell'interfilm di Berlino piuttosto che con uno sviluppatore di videogiochi italiano?