Fra una morte e l'altra, ho trovato il tempo ti sciropparmi 93 pagine di thread
top 3 dell'indecenza:
3° Cryu che abbandona, si dice disinteressato a Dark Souls e poi ci si butta a capofitto (e tra un po' riabbandona pure quello).
2° Darro che non c'ha capito nulla (mica solo del gioco).
and the winner is...
1° Wis, con i suoi "manca la pausaaaaa!".
Tanto LOL
By the way, io ci sto giocando (morendo) da 8 ore circa e Ikaruga è tanto, tanto, taaanto più difficile. Sotto ogni punto di vista: conoscenza del gioco, abilità, ingenio, applicazione e tempo. Proprio non c'è paragone.
Peraltro, a me sembra che DS non abbia nemmeno molto a che vedere con la difficoltà dei giochi anni 80 che lasciavano spesso un pixel di margine fra la vita e la morte.
DS mi sembra tutt'altra pasta.
Diciamo che è una Tana delle Tigri, ma con l'attitudine giusta (quella del codardo) se ne viene fuori.
Il primo stage è andato via benino e giustamente, perchè alla fine è quello il tutorial vero. Poi ho iniziato a prendere mazzate su mazzate, specie nel mondo degli shadowmen, Shrine qualcosa, dove gli scheletri hanno iniziato a farmi a fettine le chiappe. Però si farma di brutto e, dopo essere passato alla Mace +3, pure loro vengono giù che è una meraviglia.
Il valore di DeS è inscindibile dalla sua bastardaggine, dal suo elitarismo e dal suo trial and error snervante. Ogni passo fatto in questo mondo ha delle conseguenze: la rottura di palle di rifarsi lo stage dall'inizio e, magari, di perdere tutto il bottino. E' un approccio semplice, stronzo e geniale, che funziona perchè rende ogni passo qualcosa di importante e unico.
Oltretutto, io davo per scontato che morendo si perdessero pure tutti gli oggetti invece quelli restano. Già questa è una pacchia
Ecco, la vera scocciatura sono i caricamenti perchè, date le molte morti, pesano molto più che ripetere decine di volte gli stessi scontri.
Ah, la somma degli incazzamenti provocati da DeS non ha ancora raggiunto quelli del primo boss di Ninja Gaiden.