Finita l'avventura principale.
Le storie supercriptiche anche basta. E' una narrazione che faceva motlo figo qualche anno fa, ma quando gli inidizi per la comprensione della trama sono prossimi allo zero un po' mi innervosisco.
Rimane l'atmsofera, che è grandiosa. Pare Another World che va all Luna Park, con tutti quei cambi di registro.
Da giocare è un legno di quercia pregiato. Spesso le cose si fanno un po' a casaccio (sparare, picchiare) ma nell'intento di ricreare quel periodo lo si può anche comprendere. Non mi lamento se una musica chiptune non ha bassi poderosi o suoni orchestrali, qui è più o meno lo stesso. fa parte dell patto che il giocatore stringe con l'opera.
Ho finito l'avventura pricnipale mediamente soddisfatto. Poi l'ho riniziata senza poter più "sognare"... e non credo che la porterò a termine perchè richiede troppa dedizione, pur se ho gradito che alcuni dialoghi varino, fornendo forse più background sulla stoira.
Ma il vero colpo che mi farà elevare il giudizio su The Eternal Castle sono
le memorie, cioè le due storie aggiuntive. Non me le apsettavo proprio! Non so quante lunghe siano, ma la prima "Sacrifice" mi sta piacendo molto. Varia qel che basta la dinamica di gioco e si fa godere con gusto