Altro giro, altro ottimo gioco.
Ma quanti ne sono usciti questo mese?
Ad ogni modo, la descrizione breve è: "Burnout meno schizofrenico ma se mi sorpassi ti faccio schiantare un palazzo in testa".
Inizialmente lascia perplessi, che le primissime auto sono più lente di un modem 28.8, ma ben presto si ingrana con mezzi che hanno una ragione d'essere.
Il controllo è più approfondito di Blur, ma meno lineare di Burnout: l'avvio della fase di derapata, in particolare, richiede di prendere meglio i tempi, ma anche qui in poche gare ci si abitua, e ci si rende conto che semplificare troppo forse avrebbe tolto mordente.
Per il resto, il sistema di Power Play ne esce vincente.
Accumulando potenza attraverso le classiche azioni (derapata, scia, collisioni sfiorate), si riempie una barra a tre tacche. Ognuna è un Power Play di livello uno. Una barra completa è un Power Play di livello due.
E' possibile usare un Power Play quando un'auto avversaria si trova in una zona con un evento attivabile, situazione che viene chiaramente indicata da un'icona colorata sull'auto. A quel punto può accadere di tutto. Crollano edifici, esplodono ponti, scivolano impalcature. Qui dentro scoppia quasi più roba che in Metal Slug. L'evento catastrofico può far perdere tempo all'avversario, o addirittura schiantarlo.
Funziona perfettamente quando si rincorre, perchè far spetasciare con un clic il balordo che ci ha appena superato è lussurioso, ma anche quando si è in testa, perchè puoi avere due curve di vantaggio ma quella portaerei, se non stai attento, potrebbe anche finirti sul tettuccio appena prima del traguardo.
Forse avrei aumentato di un 10% la velocità media e reso leggermente più fluida la derapata, ma per il resto promuoverei.
A me che non amo troppo i giochi di guida arcade, a parte Burnout, è piaciuto.