invece no.
consegnandolo alla giustizia vanifica le morti dei civili.
Ma la filosofia di Rorschach è proprio quella, che non si possa ottenere la pace costruendola sui cadaveri della gente.
"Un altro cadavere tra le fondamenta non ha importanza vero?", dice tra le lacrime, e facendo eco ai racconti del Vascello, dove il pirata trova la salvezza costruendosi la zattera con i cadaveri dei compagni.
Gli altri scendono ad un orribile compromesso, cioè nascondere la verità di fronte al risultato, e così confermando quello che per tutta la vita hanno fatto, occultare la verità a se stessi e agli altri, chi nascondendo e nascondendosi di avere bisogno del costume, chi raccontando ciò che gli venisse richiesto di raccontare dal proprio agente, chi di essere un assassino al soldo del governo ecc, al contrario Rorschach è il ricercatore della verità per eccellenza, quello che rovista nella spazzatura e cammina per la città andando sempre nella direzione opposta di quella freccia/piramide disegnata su certi trasporti(altra genialata di Moore), e l'unico tra tutti che non si sia ritirato perchè unico che sia se stesso proprio con la maschera, al contrario di chi avesse bisogno di togliersela per nascondersi sul serio.(Gufo e Spettro di Seta).
Ma non ne esce vincitore nemmeno lui, perchè apparentemente il suo atteggiamento è in contrasto con quello di Veidt per cui il fine giustifichi i mezzi("Niente compromessi, nemmeno di fronte all'Apocalisse"), ma lui stesso trova che pestare e uccidere sia necessario per ottenere la verità, e molti degli omicidi del Comico li liquida come "lapsus morali", cioè piccoli errori necessari per ottenere lo scopo.
Moore come hai detto è bravissimo nel riuscire a tratteggiare personaggi mai in bianco e nero, e con Rorschach raggiunge l'apice proprio per il suo apparire fortissimamente manicheo, quando in realtà non lo è.