Quasi al termine di RDR Undead Nightmare (a breve rigiocato RDR mentre questa espansione è del tutto nuova per me).
Mi piace molto il lavoro concettuale, prendere gli stessi personaggi e imbarcarli in un'avventura diversa, insolita, folle, assurda!
Abbandonata ogni parvenza di scrittura seriosa (lo stacco con il tono di RDR1 è nettissimo e qui Marston
addirittura si mette ad ironizzare sulla sua famiglia infetta! Del tipo 'Abigail, vado a incaprettare quello scemo di tuo figlio' che è anche lui vittima dell'infezione zombie
.
Rockstar dimostra gran versatilità nel saoere gestire situazioni così particolari e atipiche, devo ammettere!
Le criticità stanno nel fatto che le missioni di 'storia' sono letteralmente ridotte all'osso, contornate da missioni ripetitivissime di rioccupazione delle città infestate o dei cimiteri, di puro combattere contro ondate.
E qui sebbene ogni tanto degli scampoli di sfida e buon gameplay ne escan fuori, per il 90% siamo dalle parti del pessimo gameplay (che poi la combo rigenerazione automatica salute + torcia OP come arma da mischia contro gli zombie) davvero trivializza tutto e annulla ogni buon proposito (tipo darti armi nuove ad ogni città liberata).
Che davvero, a un certo punto era più stimolante mettere sù Ni No Kuni col suo battle system un pò rotto piuttosto che continuare a 'giocare' Undead Nightmare!
Però al di là delle mie critiche apprezzo molto il fatto di esser stati in grado di reinventare un gioco intero (tutta la mappa poi, non solo una parte) con questa espansione, tant'è che nonostante tutto fila liscissimo da giocare ed è più corta come campagna come giusto che sia in questi casi.
Ps: Finito e riconfermo tutto, devo anche dire che le ultime ondate sono piuttosto sfidanti dai
E soprattutto, qui non ho usato praticamente mai le coperture vista la natura diversa dei nemici, per cui sempre in movimento (peccato solo che ad arrampicarsi sui muretti sia un pò rigido e legnoso).
Nel complesso una bella divagazione, troppo simpatico anche come finisce
con Marston zombieficato