Autore Topic: TFP Polyglots - Topic di discussione sullo studio delle lingue straniere  (Letto 111158 volte)

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Offline Sol_Badguy

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Scusate ragazzi, una domanda al volo, è piuttosto urgente.

Sapete dirmi con certezza come è meglio traslitterare le vocali lunghe (senza utilizzare ovviamente l'accento circonflesso) di parole giapponesi romanizzate secondo il metodo Hepburn?  In particolare, il problema mi si pone con la ô, in alcuni casi viene traslitterata alternativamente come 'oo' in altri come 'ou'. C'è una regola precisa, simile a quella per la 'e' lunga che diventa 'ei'? Se no, quale è preferibile/più corretta tra le due?

Grazie in anticipo  :-*
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Offline Dr. Benway

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L'allungamento in "u" o in "o" è determinato da come viene scritta la parola in hiragana. Per esempio: con ookii (grande) serve la "o", mentre con budou (uva) la "u". Insomma, dipende dalle parole.
Se posti quelle che ti servono, ti dico io (o qualcun altro del forum che sa il giapponese, magari) quello che ci va. Più tardi, però, ché adesso devo andare via.
"Eheu fugaces labuntur anni" Orazio

Offline Sol_Badguy

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Grazie mille per la delucidazione dottore, tra l'altro era un dubbio che mi ronzava da parecchio nella testa, ma che avevo sempre aggirato trovando una romanizzazione corretta senza accenti circonflessi :).

Quando hai tempo, quello che mi servirebbe nello specifico è un'auto nella traslitterazione corretta del titolo di queste raccolte di xilografie di Yoshitoshi: Kinsei Kyôgiden, Eimei Nijûhasshûku (va bene raddoppiare semplicemente la 'u'?).

Grazie mille ancora.
 
« Ultima modifica: 01 Ago 2009, 15:55 da Sol_Badguy »
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Offline Dr. Benway

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Allora, vai pure con la “u” per tutto: Kinsei Kyougiden, Eimei Nijuuhasshuuku. Fra l'altro, avevo dimenticato di scrivere che le parole che allungano in “o” sono piuttosto rare, in realtà.
Ma toglimi una curiosità: come mai non puoi usare semplicemente “ō” e “ū” (che è la soluzione che adottiamo noi del ramo, per così dire)? Non sarebbe più pratico (e funzionale per la lettura)?

Se posso esserti utile in qualcos'altro, non esitare.
« Ultima modifica: 01 Ago 2009, 17:41 da Dr. Benway »
"Eheu fugaces labuntur anni" Orazio

Offline Sol_Badguy

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Grazie per la disponibilità Dr. Benway, la tua risposta mi è utilissima ed è giunta ampiamente in tempo :).

In merito al perché del mancato uso dell'accentazione, ti rispondo che hai ragione e il tuo punto di vista è comprensibilissimo, ma il mio caso è un po', come dire, relativo a uno scritto generalista.
Nello specifico, i nomi in questione mi servono per scrivere un articolo che ha come topic l'arte giapponese, ma il pezzo apparirebbe in una rubrica dedicata all'arte (in senso ampio, non solo quella del Sol Levante), contenuta a sua volta in una rivista principalmente incentrata sulla musica. Poiché i lettori, potenzialmente, non hanno pratica di segni diacritici e accentazioni varie, mi è stato chiesto, se possibile, di evitarli :).   
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Offline Dr. Benway

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Capisco. In questo caso è una scelta obbligata.
"Eheu fugaces labuntur anni" Orazio

Offline The Fool

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Concordo col dotto', anch'io uso la U per allungare la O [a parte qualche eccezione tipo appunto "ookii"] e sempre la U per allungare la U.

Questo lo dico perché c'è gente, anche laureata in lingue orientali, che in assenza del macron preferisce non mettere niente per evitare che chi non conosce la lingua pronunci in maniera errata [ad esempio Gouki si pronuncia "Goki" ma la stragrande maggioranza delle persone lo pronuncia "Guki", errando*]. Io dico che l'allungamento in assenza del macron andrebbe indicato sempre, tranne alcuni rarissimi casi tipo Tokyo, che andrebbe scritto Toukyou ma che scritto in questo modo sarebbe talmente brutto e inusuale, essendo il nome in questione famosissimo, che è meglio lasciar stare.

*poi ci sono gli anglosassoni lamer con la loro lingua del cazzo che lo pronunciano "Gauki", ma questo è un altro discorso. XD
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Offline Gatsu

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Mi serve aiuto asap.

Scrivereste:

- A new combo of Jenkki commercials

o

- A new combo of Jenkki's commercials

Se cerco con Nike o Reebok frasi simili son sempre senza il genitivo, che suona anche meglio, solo che non capisco perchè.

Offline ferruccio

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Combo?

Comunque sono senza genitivo perché ho l'impressione che quando si tratta di un marchio o di un nome non ce ne sia bisogno.
E allora Mozart?

Offline Gatsu

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Combo?

Comunque sono senza genitivo perché ho l'impressione che quando si tratta di un marchio o di un nome non ce ne sia bisogno.

Si, combo fa casino, userò "duo". Il Theasurus mi dava combo come sinonimo ma rischia di far confusione.

Offline Wis

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Non so perchè ma il genitivo sassone lo vedo usare pochissimo.
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Offline UnNamed

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Domanda (credo) attinente al topic: conoscete per caso qualche buon sito online per imparare lingue straniere (l'inglese già lo conosco)? Avevo trovato questo http://www.mangolanguages.com/ che fa ottimi esempi e soprattutto mostra la pronuncia esatta per ogni parola, purtroppo il sito è a pagamento. Ne conoscete altri?

Offline Gatsu

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Datemi un parere. Ho scritto la bozza dell'abstract per la tesi, che in pratica deve riassumere tutto quanto (inizio, problema, contenuti, risultati) in 300+ parole. Queste sono 330 circa. Sono graditi sia commenti di tipo linguistico che (eventualmente) accademico se siete pratici di abstracts.
Vi avviso che mi stanno esplodendo gli occhi, facile che abbia scritto cazzate.

"This study has the purpose to analyze and discuss the business models supporting the music social network Last.fm and the Nine Inch Nails “Ghost I-IV” album, both archetypical examples of unconventional music distribution.
The focus of the thesis is on technological advancements, emerging models, and new approaches to the music business that are altering the marketplace and the role of its actors.
Covered topics are the dynamics of the music industry, its value chains, the specificity of media products (and in particular music) compared to other products, and the exogenous or endogenous factors responsible, along with the introduction of broadband internet connections, of the transfiguration of the market.
For the Last.fm case, the research material have been sampled from the “Artist Royalty Program” (a Last.fm retribution initiative for musicians and content producers), and from the reactions to both the Last.fm Radio Subscription policy changes and the recently introduced Visual Radio service.
The Ghost I-IV case has been analyzed using research material composed by blog reactions to the initiative, articles detailing the proceeds of the experiment, and YouTube statistics related to the album viral promotion.
Theme Analysis, a discursive branch of Content Analysis, has been the methodology used to set thematic categories and file contributions appropriately. 
According to the findings, the Last.fm approach to public relations during the span of time considered has been flawed to such a degree that the site recorded a significant users bleeding, to direct advantage of other competitors.
On the other hand, the experiment of Nine Inch Nails with “Ghosts I-IV” was a complete success both from the critical and economical point of view, and their experience spawned similar initiatives coming especially from other established artists, de facto establishing the case as an industry-changing turning point. However, the validity of the “Ghosts I-IV” business model is still unproved on non established artists, and different steps, covered in the work, might work better for relatively unknown bands.  "

« Ultima modifica: 09 Set 2009, 21:08 da Gatsu »

Offline Wis

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Non sapevo che "purpose" utilizzasse anche "to". L'ho sempre visto con "of".
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Offline Gatsu

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Non sapevo che "purpose" utilizzasse anche "to". L'ho sempre visto con "of".

può essere che ho scritto una minchiata, controllerò.