Dunque, ho giocato Wild ARMs 3 in versione americana proprio un paio di mesi fa. Che dire... senz'altro, come ha detto xizro, la trama non è esattamente geniale, ma non è affatto scontata o banale, a cominciare dal fatto che il protagonista... è una lei, Virginia Maxwell (era da un bel po' che non succedeva). Anzi, ti "acchiappa" decisamente, con parecchi colpi di scena e svolte improvvise, e sopratutto è legata al primissimo Wild ARMs e, diciamo, chiude un arco narrativo iniziato quasi sei anni fa.
Tecnicamente, la realizzazione mi è sembrata ottima.
Considera comunque che è in cel-shading (Jet Set Radio), una tecnica che non piace a tutti ma che ho trovato davvero ben implementata e piacevole a guardarsi. In genere, ricalca il feeling di un cartone animato, sopratutto durante i combattimenti. A proposito di cartoni animati, impossibile non citare la presentazione animata, appunto, che apre ogni caricamento e varia leggermente da capitolo a capitolo (accompagnata peraltro da una bella canzone...). Per quanto riguarda le musiche... niente da dire, eccellenti, come sempre nell'ambito di Wild ARMs.
Come gioco, non so se hai avuto la possibilità di provare gli altri Wild ARMs... in caso, anche questo episodio mantiene la stessa impostazione da tipico JRPG, dove però nei dungeon ci si imbatte spesso in enigmi e puzzle di vario genere da superare con l'astuzia e l'utilizzo dei "tool" disponibili in numero di tre per ogni personaggio. Ad esempio, Jet può usare il boomerang per colpire switch lontani, e Virginia può lanciare carte infuocate per accendere delle torce e via dicendo... Inoltre, è stato implementato un sistema a mio avviso geniale per arginare i classici combattimenti casuali: in sostanza, premendo un tasto quando appare un "!" sul personaggio, è possibile evitare lo scontro consumando però parte di un'apposita barra che va' ricaricata combattendo o collezionando degli item.
I combattimenti sono piuttosto divertenti e originali, in quanto a differenza degli scorsi episodi dove il team di tre personaggi era formato sempre da una maga, un guerriero e un "pistolero" (quello con le ARMs, insomma, che è l'acronimo di Ancient Relic Machine), in WA3 tutti i personaggi possiedono un ARM: Jet un mitragliatore, Clive un fucile di precisione, Gallows un fucile a pompa e Virginia un paio di revolver. Ovviamente, la differenza tra i personaggi e tra le armi incide sui loro ruoli in battaglia... ma comunque si ha la possibilità di customizzare sia le armi (pagando degli appositi "meccanici") che i personaggi stessi (tramite la combinazione dei Medium, praticamente delle tavolette tramite le quali è possibile lanciare magie ed evocare i Guardiani, e che permettono di acquisire varie skill). Oltretutto, combattendo si accumulano dei punti (i Force Point), sfruttando i quali è possibile lanciare delle vere e proprie Super.
Per finire, menzione d'onore allo spropositato numero di sub-quest e segreti, che ho trovato decisamente più avvincenti e divertenti di quelle dell'ultimo hit Final Fantasy X. Si va dal classico dungeon segreto di 100 piani ai boss di una difficoltà immane, dalla risoluzione di venti puzzle sparsi per il mondo al ritrovamento di vari item segreti... ci sono perfino una sorta di mini-quest slegata totalmente dalla storia (l'invasione aliena!) e un minigame di giardinaggio.
Insomma, credo che questa panoramica possa esserti servita.
Per quanto mi riguarda, ho apprezzato moltissimo WA3, la sua ambientazione fanta-western, le musiche alla Sergio Leone, i personaggi ben caratterizzati, il sistema di combattimento e il gioco in sè.
Certo, in giro c'è anche Suikoden III che a WA3 lo sotterra senza tanti sforzi, ma visto che il gioco Konami PAL non sembra aver intenzione di uscire, direi che WA3 come sostituto è una scelta più che consigliata.
Ciao!