Autore Topic: [360][PC][PS3] Prince Of Persia  (Letto 4658 volte)

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[360][PC][PS3] Prince Of Persia
« il: 19 Dic 2008, 12:19 »
Quando uscì Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, critica  e pubblico riconobbero il gran lavoro svolto da Ubisoft  nel riproporre le avventure del principe in 3d finalmente  in modo convincente.
Anche se non inventava nulla, la perfetta miscela di  esplorazione, acrobazie e scontri all'arma bianca donava  al gioco un che di speciale e i fan del primo capitolo  della saga si sentirono un po' meno orfani.

Con l'affermarsi della nuova generazione di console,  Ubisoft coraggiosamente cambia ancora, a partire dal  comparto tecnico. Il nuovo Principe sfoggia una  invidiabile grafica in cell shading, sicuramente d'impatto  e capace di dare il giusto appeal al gioco.
La seconda grande novità è che non saremo soli lungo  l'avventura: la principessa Elika ci accompagnerà  attraverso tutti i livelli del gioco, rivelandosi di fatto  parte integrante del gameplay. Grazie ai suoi poteri sarà  infatti possibile eseguire un doppio salto con cui  raggiungere punti altrimenti inaccessibili.
La terza novità con cui Ubisoft completa la sua piccola  rivoluzione riguarda gli scontri coi nemici, che segnano  un marcato ritorno alle origini. Ci troveremo, infatti, ad  affrontare un unico nemico alla volta, trasformando anche  gli scontri coi nemici normali in piccole boss-fight.  L'esiguo numero di scontri sottolinea la volontà di porre  l'accento sul lato più avventuroso ed esplorativo,  relegando i combattimenti in secondo piano.

La landa in cui il gioco è ambientato è caduta vittima  della Corruzione: toccherà a noi risanare le varie sezioni.  Una volta sconfitto il boss di una particolare regione,  vedremo i luoghi affogati nel buio della Corruzione  rifiorire e tornare alla luce. Sparse per le lande  risanate, troveremo sfere di luce che, se raccolte,  potenzieranno i poteri magici di Elika. Una volta raccolto  un numero sufficiente di sfere, sarà possibile sbloccare  nuovi poteri, che permetteranno il raggiungimento di nuove  aree, attraverso l'utilizzo di lastre metalliche colorate.

Il gioco permette di decidere quale dei poteri sbloccare  per primo, ma di fatto l'ordine non risulterà importante.  In base al potere sbloccato, potremo risanare le aree  corrispondenti, linearizzando di fatto una struttura solo  potenzialmente free roaming.
Per di più si registra una varietà di paesaggi prossima  allo zero, che alla lunga rende monotone e di poco  interesse le nuove zone sbloccate.

L'esplorazione dei livelli è basata su salti, wall-run  (tasto A]), doppi salti, lastre magiche (tasto Y) e anelli  da sfruttare per continuare la corsa sui muri (tasto B),  spogliando di fatto il gioco dalle classiche meccaniche  platform e avvicinandolo pericolosamente ai giochi musicali.
La scelta è comprensibile, se la priorità dei designer era  garantire la spettacolarità delle acrobazie di cui il  Principe è capace, ma forse stravolge troppo il gameplay,  attirandosi così le ire di chi si aspettava  un'impostazione più simile ai capitoli precedenti.

Gli scontri coi Boss (che sono 5 in tutto, ma che  torneranno a più riprese), salvo rare eccezioni, sono  troppo simili tra loro e sono minati da un fastidioso  lock-on sul nemico, non disattivabile.
In più, gli scontri sono infarciti di Quick Time Events,  che prevedono la pressione del tasto corretto mostrato a  schermo per sottrarsi all'attacco di turno.

Sia nelle fasi di esplorazione che durante le battaglie,  la pressione del tasto sbagliato può rivelarsi fatale,  risultando potenzialmente causa di frustrazione per il  giocatore. Fortunatamente Ubisoft ha ben pensato di  sfruttare Elika in queste occasioni, che di fatto ci  salverà ogni volta che la nostra dipartita sembrerà  inevitabile, riportandoci su una piattaforma sicura o  proteggendoci dall'attacco del boss con la sua magia.
Tale accorgimento rende di fatto impossibile morire,  scelta coraggiosa ma quanto mai necessaria, specialmente  nelle sezioni esplorative. Sembra quasi un espediente per  porre rimedio a alcune falle del sistema di gioco: una su  tutte, capiterà spesso che il gioco non interpreti  correttamente le nostre intenzioni, e così un salto verso  una colonna si trasformerà in un wall-run che porterà a  una caduta nel vuoto. Questo difetto è dovuto  principalmente alla necessità di favorire la  spettacolarità a discapito della precisione, correggendo  spesso in corsa (e automaticamente) la mira dei nostri salti, facendo in modo  che il principe atterri sempre dove dovrebbe e avvicinando  le meccaniche a quello di un lasergame: il rovescio della  medaglia sono proprio le cattive interpretazioni delle  nostre intenzioni che questo sistema causa.

La storia è raccontata da (poche) scene d'intermezzo e  (molte) chiacchierate tra il Principe ed Elika, attivabili  attraverso la pressione del grilletto sinistro. Scelta  interessante, in quanto snellisce il gioco e spetta al  giocatore decidere quanto approfondire la storia. Per  altro, i dialoghi sono ben scritti e strappano un sorriso  in più di un'occasione. Anche il doppiaggio in Italiano  risulta riuscito.
Ho apprezzato in particolar modo il finale (che cita  nemmeno troppo velatamente Shadow of the Colossus), non  banale e di quelli che restano impressi nella memoria  quanto a bellezza.

Prince of Persia riesce nel suo intento principale di  intrattenere e stupire grazie alle funamboliche acrobazie  di cui il principe è capace, ma è vittima dell'eccessiva  semplificazione del gameplay, che qualcuno potrà vedere  come un inaridimento. Mi riferisco soprattutto ai vecchi  fan, che potrebbero sentirsi traditi da questo ennesimo  cambio di rotta della saga.

Chi deciderà di scendere a patti col nuovo sistema di  controllo potrà restare favorevolmente sorpreso da un  gioco che non smette di intrattenere anche dopo averlo  concluso: l'obiettivo di raccogliere tutte le sfere di  luce mantiene infatti vivo l'interesse per il gioco, così  come gli obiettivi che prevedono di muoversi da una  locazione ad un'altra entro un dato limite di tempo.
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