Mah, al cinema era in inglese quindi niente sub.
In pratica parla dell' "incidente" di Abu Ghraib facendo parlare principalmente quelli che poi hanno beccato a fare le foto. In pratica questi facevano le foto ai prigionieri mettendoli nelle posizioni più strane per avere dei ricordi dell'Iraq. La cosa bella è che ammettono candidamente che si andava nei villaggi a rastrellare tutti, nella speranza di beccare i parenti di qualche generale.
La cosa disturbante è che le foto diventano via via più perverse, alla fine fanno dei video dove costrongono tipo 10 uomini incappucciati a masturbarsi contemporaneamente...e ovviamente questi simpatici soldati con le facce sorridenti a fianco.
Poi si parla delle torture vere e proprie, e del fatto che una volta hanno spostato per 12 ore di fila uno incappucciato da una posizione all'altra prima di accorgersi che era morto.
Il documentario è composto principalmente da interviste e da ricostruzioni girate in bullet time e riprese da vicinissimo: per dire, nella scena in cui si parla di quello a cui mettevano i fili elettrici sulle mani, si vedono solo delle dita in bullet time dettagliattissime con sti fili metallici...Quando parlano dei cani che gli lanciavano contro si vede il cane vicinissimo alla telecamera che sbava e morde...è difficile da spiegare, ma è molto suggestivo.
Non so, non è eccessivamente rivoltante nei contenuti ma è sicuramente un buon documentario, che mostra più che altro quello che accade quando dai in mano le operazioni a gente inesperta e/o con seri disturbi mentali. C'è anche il triangolo amoroso fra soldati.
La cosa che in generale colpisce di più è che questi mentre parlano non sembrano provare il minimo rimorso.