il problema dei social network è che sono "users driven".
Ovvero puoi cercare di "guidarli fino ad un certo punto", ma alla fine saranno gli utenti a plasmartelo nei contenuti.
Così per i cazzavatar di facebox, poi diventato netlog e tutta la marea di 14-20enni bimbominkia esibizonisti.
Così per myspace nato come social network, un pò rozzo in verità grazie all'html modificabile, è diventato prima una sorta di "homepage 2000" - con tanto di musichette automatiche linkate dai siti arabi - e poi vi è stata via via l'integrazione con la musica. E la "richiesta d'amicizia a pioggia". Ovvero l'amicizia al fine di "espandere" il network. O anche solo per vedere le foto di penthouse delle pornostar.
Facebook era piuttosto un "communication tool" trasversale. Che riusciva a favorire l'organizzazione di eventi, gruppi ed "integrava" in un certo senso l'instant messaging [muro-fotografie-messaggi personali], con l'abolizione della richiesta del "come vi conoscete"? e la pioggia di "inviti per quiz ed applicazioni" lo si sta trasformando in myspace. Ovvero si rischia di avere 300 contatti dei quali, alla fine, si è conosciuto forse 30 e con i quali, per ovvi motivi, non si avrà mai a che fare. Del resto che mi frega di avere come amico "djmarkkiller" che non so manco chi cazzo sia, o piuttosto leggermi le chattate nei commenti agli status di quella zoccola che il cugino di mio fratello s'è limonato alle medie?