Autore Topic: [PS2] Devil May Cry 2  (Letto 3022 volte)

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Offline Dj Mark Noise

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[PS2] Devil May Cry 2
« il: 22 Apr 2003, 02:05 »
FLASHBACK:
Il primo Devil May Cry (anno 2001) portò una ventata di aria fresca negli Action-Adventure game, soprattutto per i possessori di Ps2, orfani di un certo Resident Evil, trasmigrato senza apparente motivo sui lidi Nintendo.
La grafica, l’azione di gioco, il charachter design, tutto era di primissima fattura, peccato che l’intero gioco era minato da una longevità non elavatissima (5 ore di gioco per portarlo a termine) e da una difficoltà non proprio estrema. Si poteva tranquillamente dire però, di avere tra le mani un gioco eccellente, una killer application per sistema Sony.

(IN)GAME:
Ora è giunto il secondo capitolo della serie, ma pare che Capcom, non abbia voluto risolvere i problemi che affliggevano il primo episodio. In molti si aspettavano numerose novità in questo Devil May Cry 2, ma i più, soprattutto per i veri intenditori di videogiochi, rimarranno in parte delusi. Ma andiamo con calma. Nella confezione di gioco troverete 2 Dvd, uno in cui vestirete (nuovamente) i panni di Dante (no,l’Alighieri per sfortuna non c’entra…), nell’altro seguirete le gesta di Lucia, la vera New Entry del Gioco. Bhè, come inizio non c’è male, esclamerete soddisfatti, ma basteranno pochi istanti per rimettervi con i piedi per terra. Le missioni, gli ambienti di gioco, i boss di fine livello, tutto è identico nei due dvd, l’unica differenza risiede infatti nel personaggio scelto. Praticamente è irrilevante ai fini dell’intera avventura, scegliere Dante o Lucia (l’unica cosa è che una volta portato a termine il gioco con i due personaggi si sbloccherà la modalità estrema, denominata “Must Die Mode”).

Ma allora perché ci viene data la possibilità di scegliere di giocare con ben 2 dvd? Capcom si è forse dimenticata di come aveva programmato un certo Resident Evil 2, reso famoso proprio per la sua “interazione” tra i due personaggi che si potevano scegliere e sulle scelte che influenzavano l’una o l’altra avventura. Ma la cosa che più infastidisce è l’eccessiva facilità con cui si porta a termine questo DMC2.  9, ripeto, 9 ore in tutto sono necessarie per finire le 36 missioni di Dante e di Lucia (18 per ognuno).
A peggiorare questa situazione ci si mette pure una IA carente, tutti i vari mostri disseminati lungo il vostro cammino, sembrano messi li’, come pupazzi, pronti per essere fatti in mille pezzi, senza che oppongano una resistenza credibile (e combattiva). Stesso risultato per i Boss di fine livello, che tendono a ripetere all’infinito una sequenza di mosse (pre)programmata. Lascio a voi l’onere di trovare la soluzione per sconfiggerli…Potevano almeno mettere un opzione per due giocatori visto il ”beat’em up oriented” di questa nuova saga.

Ma allora questo DMC2 è cosi’brutto? In parte. La realizzazione tecnica è difatti di indiscutibile valore, a partire dal chara-design di Dante e Lucia. Magnifici, cosi’ come per le animazioni, sempre fluide e ben realizzate. Gli ambienti di gioco, vasti e assai lunghi da esplorare (e non più claustrofobici come nel primo episodio), sono ultra dettagliati, per complessità e per realizzazione. Le texture pulite e colorate, in alta definizione, ricoprono le spettacolari strutture poligonali (vi ricordo che in alcuni livelli vi ritroverete a correre sui tetti di case e chiese che si elevano in altezza per svariati metri…).
Molto belli e curati risultano anche i vari mostri di fine livello. Stupendi anche gli effetti speciali come esplosioni, scie, bagliori, fogging e via dicendo. Ottimo anche il sonoro, con le tracce audio di stampo Metal (heavy…). L’azione di gioco risulterà poi sempre frenetica e mai frustrante, vivace e caotica (in senso buono). Sotto questo punto di vista DMC2 non delude affatto.
Tutte le varie mosse che l’hanno reso celebre (Dante) sono presenti anche in questo secondo episodio, con l’aggiunta di alcune rilevanti features come la presenza di nuove armi (segnalo 3 spade diverse e altre armi “da tiro” come fucili e mitra, giusto per citarne alcuni) e di nuove mosse esguibili. La risposta ai comandi è ottima, sempre precisa per intenderci. In definitiva, Devil May Cry 2 si lascia giocare che è uno spettacolo, sia per gli occhi e sia per il divertimento puro, il tutto minato però da una eccessiva facilità di gioco e da una longevità che rasenta il comico.

THE END:
L’assenza di Mikami-san non si fa sentire più di tanto, ma rimane un mistero perché Capcom abbia deciso di rendere il suo gioco cosi’ semplicistico e privo di novità eclatanti (nel vero senso della parola). Inizio ad odiare il mass market, se questo sta ad indicare “tutta grafica” e “poca sostanza”.
Siamo nel 2003, ci si aspetta sicuramente di più, soprattutto da CaptiveCommunication.
Questo Devil May Cry 2 risulta sprecato in altre parole.
Delusione.

VOTO: 7 su 10