Autore Topic: [SNES] Final Fantasy 5  (Letto 2410 volte)

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Offline Kipple

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[SNES] Final Fantasy 5
« il: 21 Apr 2003, 21:37 »
Per la mia prima recensione mi voglio occupare di un gioco vecchio (pur avendo solo una decina di anni, ma si sa che i tempi dei videogiochi bla bla blah) a cui ho giocato recentemente.
Final Fantasy 5 (mai tradotto ufficialmente in inglese) e' un gioco di ruolo con combattimenti a turni, e la struttura di gioco di questo genere e' tra le piu' idiote mai prodotte dalla maledetta industria videoludica. E' ripetitiva e assai poco appagante dal punto di vista strategico: trovatisi di fronte ad un gruppo di nemici mai affrontato prima, un combattimento basta ad escogitare la strategia piu' efficace, e per i numerosi scontri che seguiranno contro la medesima tipologia di avversari si trattera' solo di ripetere gli stessi procedimenti, meccanicamente, e buon divertimento. Per rendere piu' profonda la cosa, c'e' in questo gioco una amplissima possibilita' di customizzazione dei personaggi: scegliere l' equipaggiamento, scegliere il mestiere (cavaliere, ladro, mago bianco o nero o rosso o blu e molti altri), e soprattutto c'e' la possibilita' di far crescere le capacita' del vostro team di quattro eroi con il prolungarsi dei combattimenti ed il moltiplicarsi delle vostre vittorie, scegliendo anche, con il mestiere, su quale tipo di abilita' concentrare i propri allenamenti.
Ed e' qui che sta il vero senso del gioco: non e' il pensiero creativo quello che viene messo alla prova (se non, come gia' detto, nei rari e non indispensabili momenti di pianificazione); e' piuttosto la buona condotta ad essere premiata alla lunga distanza. Ovvero la coerenza, nel susseguirsi di moltissimi combattimenti, di non correre rischi inutili, di non sprecare gli oggetti curativi, ma neanche centellinarli col rischio di farsi ammazzare come pirla da avversari minori, eccetera; insomma e' tutto un costruirsi buone abitudini con le decine di ore di esperienza di gioco accumulate, tutte cosi' simili tra loro.
Cosi' la struttura piu' profonda del gioco rispecchia quella piu' evidente: fare esperienza. Questa impostazione, che sulla carta (soprattutto se sono io a scrivere) straccerebbe le palle a un Buddha, e' invece affascinante nel suo essere vicina alla realta',essa pure fondata sul caso e sulla complessita', essa pure frustrante e ripetitiva (be', in genere), grata alla capacita' di sopportazione piu' che ai colpi di genio.
Ne' test di intelligenza ne' gioco educativo: cosi', in Final Fantasy 5, e' comprensibile che intestardirsi a studiare strategie bizzarre, ad andare avanti senza spendere abbastanza tempo a costruire esperienza contro gli avversari minori, insomma rifiutare le "buone abitudini" di gioco, possa sembrare una ribellione nei confronti del mondo progettato dalla Square, invece che la sua migliore realizzazione.









Bene, mi dicono dalla regia che alla fine della review mancano ancora piu' di duecento caratteri, parliamo allora della trama: inspiegabilmente, molti si dicono convinti che essa sia fondamentale in un gioco come questo. Invece a me pare non solo insulsa, ma anche giustamente trascurata dai programmatori, che evidentemente (secondo me) hanno privilegiato invece gli aspetti ludici di cui parlavo piu' sopra. E con questo e' davvero tutto; ricordandovi che come sempre la verita' e'la' fuori, vi ringrazio per avermi sopportato fin qui e vi do' appuntamento alla mia prossima recensione (se ce ne sara' una).
La patologia ad ogni costo