Autore Topic: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames  (Letto 6569 volte)

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Offline eugenio

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #15 il: 22 Ago 2008, 16:32 »
L'idea non è che la pianti e cresce l'abero di software fatto e finito eh.
Io produttore tiro su infrastrutture e pago dipendenti per generare qualcosa di tangibile. Se non ho ritorno posso avere tutte le idee che voglio, ma nessuno che le concretizza.
Hai estremizzato la metafora rendendola inutilizzabile.

Il concetto è: un software possiede intrinsecamente caratteristiche diverse rispetto alle altre merci.

- è riproducibile senza perdita di qualità;
- la riproduzione non altera l'originale;
- può essere distribuito su media diversi;
- non ha data di scadenza.

Finché rimaniamo legati al concetto di software 'unico' avremo chiavette di protezione, password di installazione, codici di registrazione e via discorrendo; tutte sciocchezze per chi lo vuole usa in maniera illecita, tutti fastidi per chi lo usa con diritto.

I produttori ed i distributori hanno giustamente timore della pirateria, ma finché continueranno a rimanere arroccati in un sistema economico feudale l'unica possibilità che avranno sarà quella riportata dall'articolo.
Viceversa, sposando una filosofia più affine all'open source, al copyleft o similari, oppure ripensando completamente il modello distributivo avranno solo benefici.

Osserva cosa sta accadendo da anni nel campo delle distribuzioni Linux e capirai cosa intendo. Tieni anche conto che molte aziende hanno ristrutturato il proprio settore IT, passando dal modello chiuso di tipo Microsoft (un tot a licenza) ad un modello aperto legato non tanto al software ma ai servizi (licenze gratuite, assistenza e supporto a pagamento).

Offline Classic Amiga Man

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #16 il: 22 Ago 2008, 20:53 »
Non confondiamo le cose:io non ho scritto che non sia lecito e giusto perseguire chi scarica a sbafo (anche se personalmente ho una concezione diversa della cosa).
Ho sottolineato che, vista l'incidenza del problema sulle software house (ma anche sulle etichette discografiche o major del cinema), l'obiettivo sia altro.

Se il problema fosse così pesante, i fallimenti sarebbe stati molti, molti di più, invece pare proprio che non sia così.

Beh, non è che un danno debba essere mortale per essere qualificato come danno e quindi combattuto.
Quale sarebbe secondo te l'obiettivo di un'azione del genere scusa?
Beh, con richieste assurde (che non verranno mai evase), pare proprio di combattere un male come se avesse scatenato danni "mortali".
L'obiettivo?Non so:lo chiedevo prima io ;-).
Mmm, forse....intimidazione e controllo?

Offline Il Pupazzo Gnawd

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #17 il: 18 Set 2008, 16:03 »
Osserva cosa sta accadendo da anni nel campo delle distribuzioni Linux e capirai cosa intendo. Tieni anche conto che molte aziende hanno ristrutturato il proprio settore IT, passando dal modello chiuso di tipo Microsoft (un tot a licenza) ad un modello aperto legato non tanto al software ma ai servizi (licenze gratuite, assistenza e supporto a pagamento).

Ricordiamoci comunque che non stiamo parlando di dinosauri che non hanno saputo adattarsi a nuovi mercati (insomma, non sono i produttori di calesse che sono stati soppiantati dai venditori di automobili) qui si parla di un mercato che viene deforestato da pratiche illegali.
Sono il primo a usufruire del P2P, ma non nascondiamoci dietro a un dito. E' un modo facile per ottenre materiale e non pagare una cippa di niente a chi di dovere. La gente scarica giochi, dischi, programmi copiati anche quando questi costano poco. Il problema è anche e soprattutto di legalità e di civiltà.

Premeso questo, secondo te, quale sarebbe la soluzione per ciò che concerne i videogiochi?
Che tipo di struttura si potrebbe ideare?

Non conoscendo come funziona il sistema delle distribuzioni Linux l'unica cosa che mi viene in mente è un qualche tipo di abbonamento a qualche servizio modello Steam dove però non scarichi il gioco sulla tua macchina (o solo parte di esso). Una sorta di Video on Demand dove puoi acquistare servizi aggiuntivi modello DLC.
E ti dirò che non mi pare una situazione così vincente rispetto a quella odierna.

Offline eugenio

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #18 il: 19 Set 2008, 09:47 »
Citazione da: Il Pupazzo Gnawd link=topic=16832.msg870190#msg870190
qui si parla di un mercato che viene deforestato da pratiche illegali.
Troppo pessimista. Qui si parla di un mercato in continua crescita, in cui si si tratta sia il prodotto-software che gli utenti-consumatori con criteri ancorati a modelli sempre più distanti dalla realtà.
Fosse deforestato da pratiche illegali non svilupperebbe nessuno. Ed invece.

Citazione da: Il Pupazzo Gnawd link=topic=16832.msg870190#msg870190
secondo te, quale sarebbe la soluzione per ciò che concerne i videogiochi?
Che tipo di struttura si potrebbe ideare?

La scena attuale ci indica quale sarà il futuro prossimo.
La disponibilità crescente di connessioni a banda larga, la sempre maggiore capienza dei supporti di memorizzazione locali e la distribuzione mista permetteranno la coesistenza di diverse realtà economiche, senza che tra esse vi sia cannibalizzazione.

Dovrà contestualmente cambiare il modello di sviluppo del software. Da una parte si farà un passo indietro, con prodotti base distribuiti su supporto fisico e contenuti scaricati, dall'altra si farà un passo avanti, con progetti a basso budget gestiti completamente online. La differenza rispetto ad oggi è che non sarà la piattaforma di riferimento a decretare il tipo di prodotto ma la necessaria convergenza degli strumenti di sviluppo.

Per l'utente tutto questo si tradurrà in una forte riduzione dei titoli in esclusiva e, contestualmente, in un ampliamento dell'offerta sia in termini di tipologia che di costo. Prodotti a basso budget o indirizzati a target particolari saranno distribuiti o addirittura fruiti esclusivamente online (ad esempio: software con rating 18+); prodotti seriali o con contenuti/feature incrementali avranno una distribuzione mista.

Vi saranno sicuramente tentativi di punire e limitare la pirateria. Rimarranno tuttavia destinati a reiterarsi inutilmente finché non si affronterà la questione a monte del fulcro economico. Una soluzione semplice ed applicabile in un futuro di connessioni diffuse è di controllare le registrazioni degli account mettendole in relazione con il software acquistato.
Il prezzo da pagare sarà dunque una riduzione della privacy per degli utenti ed una forte ristrutturazione a vari livelli per tutto il mercato.

Offline Mr.Yo

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Re: Regno unito: CACCIA ALLE STREGHE
« Risposta #19 il: 30 Set 2008, 00:41 »
Questa situazione mi ricorda una situazione ancor più paradossale che ho vissuto sulla mia pelle.

Tempo addietro, verso fine anno 2003, c'è stata qualche scaramuccia tra HS (noto negozio di San Marino, console moddate, ecc) e Sony Italia. Visto che legalmente Sony Italia non poteva fare un cacchio con la giurisdizione di San Marino (dove, se non ricordo male, gli hanno riso letteralmente in faccia), Sony ha cercato di danneggiare il suddetto negozio colpendo più clienti commerciali possibili, tra cui figurava il negozietto della mia compagna situato in una cittadina di dieci mila anime in mezzo praticamente al nulla (negozio che oggi non esiste più. Ma vabbé, quella è un'altra storia. Forse).

In pratica è partito questo maxi sequestro di tutta la merce comprata da HS, con pesanti minacce da parte della GdF (che, non me ne vogliano, loro eseguono e basta gli ordini dall'alto, ma stranamente ho l'idea che le forze spiegate generalmente vengano pervase da un certo solluchero nel metterli in pratica); ordini tra l'altro di sequestrare la merce a ogni costo, anche sfondando porte e finestre addirittura nelle abitazioni private.

Il paradosso nel paradosso è che io per lavoro ero a centinaia di km di distanza da casa, e che conoscevo la legge italiana secondo la quale, ai tempi (e tutt'ora), possedere una ps2 modificata non presenta alcun tipo di reato (a differenza del software "contraffatto" dove la legge cambia ogni due per tre, passando dal "puoi fare esclusivamente la tua copia di backup" arrivando al "scarica, masterizza, fai quel che ti pare ma non devi lucrarci su").

Insomma in mattinata arriva questa chiamata dalla mia compagna che mi avvisa: "Sono stata scortata dalla GdF a casa perché in negozio non hanno trovato niente che ci fosse stato fatturato [regolarmente, tra l'altro] dal negozio di San Marino. Sono stati gentili a non infrangere la porta a vetri e a mettere tutto a soqquadro, sono entrati a prendersi un caffé, etc, ma si vogliono portare via la tua PS2 modificata [ai tempi ne avevo anche una PAL normale, e una JAP normale GT3 Pack]". Chiedo di poter parlare con qualcuno di questi GdF che amabilmente mi risponde.

Hanno ricevuto un ordine di sequestro della merce venduta da quel negozio; obietto che in Italia è legale possedere una PS2 modificata, lui risponde che è costretto a sequestrare il tutto. E mi fa i complimenti perché dopo aver dato uno sguardo alla sua destra è rimasto impressionato: non aveva mai visto così tanti giochi originali in vita sua. Insisto che il sequestro dev'essere pure mezzo illegale [HS era già stata bersagliata da Sony Italia diverse volte e i giudici hanno sempre dato ragione a HS], ma niente. Il fatto che non ci fosse uno e dico un gioco masterizzato era ininfluente. Il fatto che fosse evidente che usavo la modifica esclusivamente per giochi Jap o Usa idem. Ordini dall'alto. Il fatto che ogni tanto collaborassi con qualche webzine, beh, manco l'ho riferito o mi ridevano in faccia.

Di mezzo c'era pure il Natale, e i due regali che avevo fatto ai figli della mia compagna, manco a farlo apposta, erano giochi PS2 (casualmente USA), e alè, in casa una quarta PS2 moddata al mio rientro in fretta e furia.

Tornato a casa, vado in caserma e chiedo chiarimenti; dopo mesi di ricerca scopriamo che basta contattare tale giudice (mi perdoni, Sua Eccellenza, ma al momento non mi viene in mente il nome) se non erro di Trento o Bolzano; lo contatta la mia compagna (tra le minacce varie c'era qualcosa tipo: "vendere / detenere questo tipo di materiale tramite attività commerciale poteva in qualche modo farla chiudere", "avvisi di garanzia", "possibilità di arresti domiciliari"); il giudice, un vero lord (di cui mi pare di ricordare un interessante sito su armi/balistica da lui stesso redatto), con molta calma ci spiega che tutto quello che è successo non aveva alcun senso, che il sequestro non era da fare, che possedere console modificate non è reato, e che avremmo potuto anche chiedere danni morali; ci indica tutto il materiale cartaceo da preparare, spedisce lui stesso una letterina, il tempo che arriva la sua busta torniamo in caserma, presentiamo tutta la documentazione, attendiamo "tornate più tardi quando c'è il maresciallo" e finalmente io riottengo la mia f077u74 PS2 moddata con messiah con qualche frase di circostanza del tipo: "eh meno male che non l'avete venduta, altriment..." - subito interrotta da parte mia nel modo più cordiale possibile: "altrimenti non cambiava nulla; nel nostro paese possedere/commerciare console modificate non è reato, è scritto anche nella lettera che ha inviato il giudice". Sorriso di circostanza.

La mia compagna invece non ha dimenticato l'umiliazione di essere stata scortata davanti e dietro da macchine della GdF per tutta la cittadina fino a casa (magari passando di fianco a chi i giochi li masterizzava davvero e li vendeva pure). Non ha scordato le minacce. Non ha scordato il panico. Per un reato inesistente. Per un gioco tra il martello e l'incudine e il suo piccolo negozietto finito in mezzo.

Il negozietto non esiste più, lei è fragile e non se la sente di rifare tutto dall'inizio quando ancora il passato la tormenta.

E l'idea di chiedere i danni morali, ci ha subito mentalmente proiettati in qualche contro-accusa di diffamazione con processo ventennale e vent'anni di avvocati da pagare in un susseguirsi di giudici fantasma o impossibilitati.

Va beh, mi do da fare un pochino in più io col lavoro, tanto vedo che anche con la terza piccola creaturina di casa riusciamo a tirare avanti tranquillamente, anzi: continuo a comprare software originale e addirittura musica/film originali. Al massimo arrivo a livelli di saturazione da lavoro e sclero un pochino io da solo in privato ;D

PS: difatti, a proposito di scleri, molto probabilmente anzi, sicuramente, questa storiella mi pare di averla già raccontata in questi lidi... beh magari è una novità per qualcuno...

Offline ferruccio

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #20 il: 30 Set 2008, 14:02 »
Bella storia, e ben scritta, Mr. Yo.
E allora Mozart?

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #21 il: 30 Set 2008, 17:21 »
Concordo con ferruccio. Stringi i denti, Mr.Yo :)

Offline Darrosquall

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #22 il: 30 Set 2008, 23:50 »
io non l'avevo letta,e l'ho divorata  ;D beh sì, possedere una console modificata non è reata, d'altronde, io quando acquisto la console acquisto la proprietà, non la licenza d'uso come per il software,cosa stupida poi, ma vabbè. Beh, hai fatto bene secondo me, ed è interesse di tutti, anche delle grandi aziende, quello di evitare le cause giudiziarie.
Io dal canto mio tengo a casa più di 400 dvd, una ventina di bluray, una settantina di giochi, e 1000 e passa cd di musica originale. sono pulito?No, perchè ho anche un 500 giga circa di materiale vario, che comprende un po' di tutto. Mi sento un ladro?No. Faccio qualcosa che non devo fare?Sì.
Ma sinceramente, me ne fotto, quando chi gestisce il potere, le banche, i nostri stessi governanti, fanno molto di peggio che scaricarsi prima il cd di turno, e se piace comprarlo.  ;)

Tornando in topic, ho visto troppo spesso i consumatori adattarsi alle esigenze dei produttori, poche volte il contrario. Io scarico quando sento che la proposta che mi viene fatta è eccessiva. Se invece sento di pagare un prezzo corretto, sono invogliato ad acquistare. E questo per qualsiasi cosa, per il cinema, il ristorante, anche per i videogiochi, la musica e i film. Si chiama surplus del consumatore, la differenza tra quanto si è disposti a pagare e quanto si paga realmente. Per non escludere potenziali acquirenti dal mercato, o indurle su vie poco corrette, è necessario attuare una discriminazione dei prezzi tangibile. Purtroppo ci sono talmente tante idiosincrasie in tutti i campi, che è impossibile far pagare tanto per chi disponde di un certo reddito, e meno chi non dispone.
Perchè poi è facile dire, i pirati sono dei criminali, commettono un reato, sono viziati, se non hanno i soldi per comprarsi vg,film e musica, è giusto che non ne usufruiscono. Questa cosa mi manda in bestia, anche perchè non tutti abbiamo avuto lo stesso mazzo di carte in mano da giocare,non tutti abbiamo avuto subito un lavoro a disposizione, raccomandati magari da papà, o possibilità di specializzarsi e rendersi appetibili sul mercato, e quindi acquistare 3-4 giochi al mese, potendo al contempo mangiare al ristorante una volta a settimana con la propria morosa.
Le vie secondo me sono due: discriminazione dei prezzi (fai pagare un prezzo al day one, 4 mesi dopo il gioco a prezzo dimezzato), e soprattutto fidelizzazione del rapporto col proprio consumatore, non che lo combatti, come fa l'electronic arts, con securom nel mercato pc, per cercare di distruggere il mercato dell'usato. Loro non combattono la massa che scarica ormai, combattono chi i giochi li compra regolarmente.
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Offline Macca

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Re: Regno unito: CACCIA ALLE STREGHE
« Risposta #23 il: 01 Ott 2008, 00:02 »
Questa situazione mi ricorda una situazione ancor più paradossale che ho vissuto sulla mia pelle.
Respect.
Tanto.
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Offline Giobbi

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #24 il: 01 Ott 2008, 13:37 »
Citazione
Tornando in topic, ho visto troppo spesso i consumatori adattarsi alle esigenze dei produttori, poche volte il contrario. Io scarico quando sento che la proposta che mi viene fatta è eccessiva. Se invece sento di pagare un prezzo corretto, sono invogliato ad acquistare.

E come vedete:

Mp3 gratis.

Wav o simile a pagamento (tipo 1 eu a brano) quindi nel caso mp3 piaccia.

Suona fair?

Offline Darrosquall

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #25 il: 01 Ott 2008, 14:46 »
Citazione
Tornando in topic, ho visto troppo spesso i consumatori adattarsi alle esigenze dei produttori, poche volte il contrario. Io scarico quando sento che la proposta che mi viene fatta è eccessiva. Se invece sento di pagare un prezzo corretto, sono invogliato ad acquistare.

E come vedete:

Mp3 gratis.

Wav o simile a pagamento (tipo 1 eu a brano) quindi nel caso mp3 piaccia.

Suona fair?

le storture ci sono sempre come ben sai, anche perchè il mio surplus è soggettivo e può essere diverso di persona a persona, e molte volte quello che uno sente di dover pagare non è realmente quello che è giusto pagare. Ma non ho mai visto cantanti in mutande per colpa della pirateria.
Reputo geniale la mossa dei radiohead di distribuire gratuitamente in rainbows, e sono sicuro che le vendite del cd, uscito addirittura dopo la messa gratuita, non ne ha risentito affatto. Anzi, i radiohead oggi fanno sold out ovunque vanno 6 mesi prima, i dischi vendono a palate, e tutti sono più ricchi e soddisfatti. 
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Offline Yoshi

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #26 il: 02 Ott 2008, 17:08 »
Btw, stasera a Osaka hanno fatto mezz'ora di concerto. Temo che le vendite del prossimo disco ne risentiranno

Edit: come non detto, le mie fonti non sono state molte precise
« Ultima modifica: 02 Ott 2008, 17:17 da Yoshi »
Sto giocando online a Civ 6

Offline alpha83it

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #27 il: 03 Ott 2008, 00:34 »
io non l'avevo letta,e l'ho divorata  ;D beh sì, possedere una console modificata non è reata, d'altronde, io quando acquisto la console acquisto la proprietà, non la licenza d'uso come per il software,cosa stupida poi, ma vabbè. Beh, hai fatto bene secondo me, ed è interesse di tutti, anche delle grandi aziende, quello di evitare le cause giudiziarie.
Io dal canto mio tengo a casa più di 400 dvd, una ventina di bluray, una settantina di giochi, e 1000 e passa cd di musica originale. sono pulito?No, perchè ho anche un 500 giga circa di materiale vario, che comprende un po' di tutto. Mi sento un ladro?No. Faccio qualcosa che non devo fare?Sì.
Ma sinceramente, me ne fotto, quando chi gestisce il potere, le banche, i nostri stessi governanti, fanno molto di peggio che scaricarsi prima il cd di turno, e se piace comprarlo.  ;)

Tornando in topic, ho visto troppo spesso i consumatori adattarsi alle esigenze dei produttori, poche volte il contrario. Io scarico quando sento che la proposta che mi viene fatta è eccessiva. Se invece sento di pagare un prezzo corretto, sono invogliato ad acquistare. E questo per qualsiasi cosa, per il cinema, il ristorante, anche per i videogiochi, la musica e i film. Si chiama surplus del consumatore, la differenza tra quanto si è disposti a pagare e quanto si paga realmente. Per non escludere potenziali acquirenti dal mercato, o indurle su vie poco corrette, è necessario attuare una discriminazione dei prezzi tangibile. Purtroppo ci sono talmente tante idiosincrasie in tutti i campi, che è impossibile far pagare tanto per chi disponde di un certo reddito, e meno chi non dispone.
Perchè poi è facile dire, i pirati sono dei criminali, commettono un reato, sono viziati, se non hanno i soldi per comprarsi vg,film e musica, è giusto che non ne usufruiscono. Questa cosa mi manda in bestia, anche perchè non tutti abbiamo avuto lo stesso mazzo di carte in mano da giocare,non tutti abbiamo avuto subito un lavoro a disposizione, raccomandati magari da papà, o possibilità di specializzarsi e rendersi appetibili sul mercato, e quindi acquistare 3-4 giochi al mese, potendo al contempo mangiare al ristorante una volta a settimana con la propria morosa.
Le vie secondo me sono due: discriminazione dei prezzi (fai pagare un prezzo al day one, 4 mesi dopo il gioco a prezzo dimezzato), e soprattutto fidelizzazione del rapporto col proprio consumatore, non che lo combatti, come fa l'electronic arts, con securom nel mercato pc, per cercare di distruggere il mercato dell'usato. Loro non combattono la massa che scarica ormai, combattono chi i giochi li compra regolarmente.

Io non riesco a capire una mentalità del genere. A cosa serve lamentarsi di avere pochi soldi? Se si hanno pochi soldi si comprano le cose essenziali, non un videogame o un cd o una cena a settimana con la compagna. Per me è semplicissimo, la PS3 costa troppo? Aspetto che cali il prezzo. Non cala? Il danno lo riceve Sony che non intasca i miei soldi, io vivo uguale.

Offline EGO

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #28 il: 04 Ott 2008, 13:13 »
discriminazione dei prezzi (fai pagare un prezzo al day one, 4 mesi dopo il gioco a prezzo dimezzato), e soprattutto fidelizzazione del rapporto col proprio consumatore, non che lo combatti, come fa l'electronic arts, con securom nel mercato pc, per cercare di distruggere il mercato dell'usato. Loro non combattono la massa che scarica ormai, combattono chi i giochi li compra regolarmente.
Effettivamente c'è del vero in quest'ultima affermazione. La discriminazione dei prezzi a me sembra una cosa banalissima che dovrebbe essere applicata su qualsiasi mercato, e invece sono testimone di una catena di negozi (che ha chiuso quest'anno, ma non posso esserne felice perché era comunque meglio del Gamestop che dovrebbe averla rilevata) che ancora nell'anno 2007 aveva degli avanzi di giochi GBA e li vendeva ancora al prezzo originale, ovvero 45 euro. In mercati come quello dell'entertainment, dove escono decine di nuovi prodotti al mese, mi sembra anche nell'interesse dei negozi far fuori le scorte, perciò, perché non tutti i prodotti di 6 mesi fa sono a prezzo ridotto in tutti i negozi? E' vero che ormai la mentalità è "Sì, costava 60, adesso lo trovo a 20, però che cazzo sono sempre 20, e poi me lo posso scaricare in un pomeriggio...", però la gente onesta che compra a prezzo ridotto c'è sempre (io ogni tanto vado in un negozio di elettronica e faccio razzia di DVD scontati che a 24 euro non avrei comprato). Il problema è che per Sony o EA è molto più facile alzarsi una mattina e annunciare che trascineranno in tribunale gli scaricatori piuttosto che vendere i loro prodotti a un prezzo che non sia premium.


Mp3 gratis.

Wav o simile a pagamento (tipo 1 eu a brano) quindi nel caso mp3 piaccia.

Suona fair?
Se è in corso una petizione per imporre questa cosa all'iTunes Store, io firmo ;D E' un po' come Doom: potevi giocare un pezzo gratis, ma per il pacchetto completo pagavi. Però intanto con il pezzo gratis potevi godere parecchio.

Offline Classic Amiga Man

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Re: Regno unito: caccia ai download illegali di videogames
« Risposta #29 il: 04 Ott 2008, 13:19 »
Più che allo Store di Apple, la petizione andrebbe fatta alle major.
Non è che Cupertino preda chissachè dalle canzoni o dagli show eh.
E poi negli States di canzoni free ce ne sono tante, è da noi che funziona tutto alla rovescia :-(.