La conferenza in chat è stata uno spasso, l'entrata in scena della cicciona un qualcosa di epico.
Non so come giudicarla, onestamente. Da una parte, che Microsoft dovesse aprire ai giocatori occasionali lo si sapeva da tempo. L'anno scorso ci aveva provato timidamente con le pignatte multiplayer e Scene It, quest'anno ha fatto la MS ed è scesa in campo con grandi mezzi. Però ecco, copiare non è un problema, ma bisogna cercare di farlo con un minimo di stile e aggiungendo qualcosa di proprio.
Il redesign della dashboard invece sembra funzionale e simpatico. Lo scopo penso sia semplificare e al contempo puntare a uno stile che unisca la simpatia Nintendo con l'eleganza Apple (le schede 3D vengono da lì).
I giochi non mi hanno fatto impazzire, ma la notizia è che ormai il 360 è come PS2, ha un supporto talmente vasto e universale che non c'è nemmeno più bisogno che Microsoft si spacchi la schiena con le esclusive, perché ci pensa l'industria a sfornare valanghe di titoli per la sua console.
Sebbene la conferenza sia stata a tratti ignobile, mi ha trasmesso un'idea di abbondanza e solidità. Bisogna capirla, Microsoft: è una multinazionale antipatica e goffa, un branco di nerd stronzi che fanno proprio fatica a trasmettere l'eleganza visionaria di Sony o la giocosità di Nintendo. Per questo la parte sul casual gaming è stata un disastro: non è il loro campo. Però non sono più i dilettanti allo sbaraglio dell'epoca Xbox. Hanno preso tante legnate ma hanno imparato ad ascoltare e a fare le cose nel modo giusto.
Il colpo di FFXIII è notevole, più che altro a livello di immagine. PS3 non è finita senza quella esclusiva, così come non era salva finché l'aveva. Ormai i singoli giochi che ti fanno vincere la console war non esistono praticamente più, ma anche se esistessero, FFXIII non rientrerebbe certo tra loro, così come non vi rientrava MGS4. E poi bisogna rassegnarsi all'idea che gli sviluppatori giapponesi, su PS3 e 360, ormai contano sempre meno.