Ho visto le immagini: boh, è tutto cosi realistico, marroncino e normal-mappato... Il bello (l'unica cosa bella? a posteriori ne sono sempre più convinto) di questi giochi era l'estetica, ingenua, rozzissima, che incriociava tratti manga e cutlura popolare occidentale apparentemente senza senso ma, nonostante ciò, il risultato era fenomenale e affascinantissimo.
Se gli togli quella hai solo l'anonimato. Rygar era riuscito ad evitare il vicolo cieco grazie ad un uso dei colori magistrale (e ad enemy design sbrodoloso). Ninja Gaiden ha fatto della delirante schizzofrenia narrativa ed ambientativa (ma se pò di' ambientativa?) il suo punto di forza e la caratteristica che riusciva a renderlo cosi godurioso da guardare.
Il resto (Altered Beast, i due SHinobi, Bionic Commando, ecc...) tentava di rimodernare maldestramente la componente estetica con risultati indegni e ultra anonimi. Stessa strada sembra imboccare il nuovo Splatterhouse.
Il tutto a prescindere dal gameplay e dall'effettivo valore ludico dei giochi (che nove su dieci è comunque scarso perchè sviluppati in poco tempo e con quattro soldi).
Ma poi quanto hanno venduto sti ripescaggi? No perchè a me non sembra che siano stati in posizioni decenti in classifica... E allora perchè perseverano? Mancanza di idee? Confusione? Incapacità di adattarsi ad un'industria (brr termine odiosissimo ma che rende l'idea) in continuo cambiamento? Boh, i have no clue.
Di sicuro in Giappone non se la stanno passando bene, le softco storiche.